Le politiche di conciliazione sono importanti perché:
– riducono le disparità tra uomini e donne e tra persone che hanno diversi carichi familiari;
– aumentano la soddisfazione e la motivazione dei dipendenti;
– consentono la riduzione dei livelli di turn-over, dell’assenteismo e delle patologie da lavoro;
– migliorano la qualità e il livello delle prestazioni;
– aumentano il coinvolgimento emotivo di lavoratori e lavoratrici.

Parlare di conciliazione vuol dire affrontare tematiche che hanno a che vedere con la differenza e l’identità di genere, anche se spesso tale parola viene associata unicamente alla figura femminile, partendo dal presupposto che la gestione della casa e dei figli siano di sua competenza.

Una moderna gestione aziendale dovrebbe partire dal presupposto che i propri dipendenti, siano donne o uomini, hanno le stesse responsabilità e pari opportunità nella gestione dei loro ruoli familiari, assumendo una visione di famiglia in cui entrambi i genitori (quando presenti) svolgono una parte attiva.

Gli interventi legislativi, dovrebbero attraverso le norme promosse, produrre un efficace sistema di armonizzazione dei tempi vita lavoro con l’obiettivo di accrescere complessivamente la qualità della vita.

Fra gli ostacoli che impediscono l’accesso e la permanenza delle donne nel mondo del lavoro, quello sicuramente più avvertito è quello della conciliazione vita lavorativa e familiare.

Ed è per questo motivo che gli obiettivi strategici dell’Agenda per la parità dell’Unione Europea, pone proprio questo tema al centro dei propri obiettivi in quanto considerato come strumento prioritario per la strategia di sviluppo dell’occupazione.

Attraverso il progetto Con.C.I.L.I.A. ci proponiamo di informare lavoratori e lavoratrici dei propri diritti ed opportunità previste dalla legislazione nazionale, nonché dalle politiche regionali promosse a favore della famiglia.

L’auspicio è di provare a produrre un cambiamento all’interno dei luoghi di lavoro orientato al miglioramento del clima aziendale e all’attuazione del benessere organizzativo.

Negli ultimi anni la presenza delle donne nel mercato del lavoro è cresciuta notevolmente e dunque sempre di più è stato avvertito il problema di come le donne possono assumere i ruoli che ad esse competono, di mogli, madri e lavoratrici.

Una recente indagine fatta sulle famiglie europee, porta alla luce dati preoccupanti: l’uomo europeo, in generale, dedica al lavoro di cura, e quindi condivide con la donna, circa 1ora e 15 minuti al giorno; l’uomo italiano 20 minuti…. Questo ci fa comprendere quanto si sia distanti da modelli che permettano alla donna di sgravarsi di carichi di lavoro particolarmente onerosi,consentendole di svolgere serenamente i molteplici ruoli a cui è chiamata.

Come fare conciliazione – Strumenti di lavoro per le imprese

4 ASSI DI SVILUPPO

1. Organizzazione del lavoro

Agire sull’organizzazione dell’attività lavorativa 

Come?

2. Cultura, informazione e supporto alla carriera

Attività di formazione e sensibilizzazione rivolte alle prime linee di management per sviluppare una cultura aziendale attorno ai temi della conciliazione e della responsabilità sociale

Come?

3. Benefit aziendali

Supporto economico alle famiglie

Come?

4. Servizi di cura e time saving

Offerta di servizi per supportare il lavoratore nell’adempimento di alcune incombenze legate alla vita familiare, in modo diretto o ricorrendo a società e/o cooperative esterne

Come?