È pronta a partire, il prossimo 28 aprile, la XII edizione del Grand Tour della Terra delle Gravine, la tradizionale iniziativa a cura dell’Associazione culturale Terra delle Gravine che ogni anno ripropone un itinerario in quattro tappe che rievoca le suggestioni del viaggio com’era una volta, quando la giovane intellettualità europea si metteva in cammino, fra il Settecento e l’Ottocento, nei paesi mediterranei e del Mezzogiorno d’Italia, attratta dagli echi delle antichità classiche. Tema portante di quest’anno, Il cammino del Doganiero, in riferimento alla Dogana della Mena delle Pecore di Puglia, istituita in età aragonese e perdurata sino al decennio napoleonico di inizio Ottocento: era questo a regolamentare lo spostamento delle greggi che obbligava i pastori abruzzesi, e dell’appennino sannita in generale, a raggiungere queste terre.

Sulla scia di questo viaggio, il Grand Tour attraversa questi paesaggi incantevoli, toccando i tanti volti di questa provincia, in un gioco di scoperta e ri-scoperta estremamente suggestivo e a tratti pittoresco.

Il Cammino partirà, come detto, sabato 28 aprile prossimo da Ginosa Marina. Dopo aver attraversato per breve tratto la pineta della Regina correrà lungo il Tratturello del Pineto che, dopo aver superato Castellaneta Marina, termina in corrispondenza del fiume Lato; si connetterà quindi col Tratturello Palagiano-Bradano per terminare presso l’agriturismo Donna Clementina, dopo circa 20 Km di percorrenza.

Il secondo giorno di cammino prevede la percorrenza dei tratturelli Quero e Orsanese, diretti verso Nord. Una volta raggiunto il Tratturello Tarantino (coincidente con il percorso della Via appia antica) si risalirà verso l’alta Murgia fra Laterza e Santeramo per terminare alla Valle degli Asini, interessante azienda agrituristica specializzata nell’allevamento degli asini. Sarà questa la giornata più impegnativa, essendo il percorso lungo circa 30 Km.

Il terzo giorno correrà all’interno dell’ampia fossa distesa ai piedi dell’altopiano murgiano con le sue steppe pietrose. Si sarebbe dovuto camminare lungo quello che un tempo era il Tratturello Martinese, ma essendo in questo tratto occupato da una molto trafficata strada provinciale, obbliga a ripiegare lungo le strade sterrate che costeggiano i molti canali di drenaggio delle acque meteoriche. Superata San Basilio la giornata si concluderà, al termine di 24 Km di cammino, presso il B&B Masseria Cassiere.

Il quarto ed ultimo giorno percorrerà, dopo un breve passaggio attraverso la contrada mottolese di Dolcemorso, il tratto più suggestivo del citato Tratturello Martinese, uno dei pochi sopravvissuti nella primitiva condizione di Via Erbosa. Si attraverseranno quindi le contrade della Bovara e di Cernera, ambedue interessate dalle operazioni di quotizzazione demaniale nel corso dell’Ottocento, per approdare infine su un altro tratto di Tratturello Martinese, quello che insisteva sull’antica strada che da Taranto si dirigeva verso Noci. Discendendo lungo di questa si giungerà, al termine di 27 Km di percorrenza, al punto terminale del CAMMINO DEL DOGANIERO: la cappella della Madonna delle Rose, o dell’Odegitria, all’interno del villaggio masseriale di Vallenza, fra Massafra, Crispiano e Martina Franca.

Per informazioni contattare Antonio Greco, presidente Associazione Terra delle Gravine al numero:  328/2862121 – email: grecantonio@libero.it