Le politiche di welfare sono chiamate al cambiamento. Nati per affrontare i rischi legati alla vecchiaia, alla disoccupazione e alla malattia, i sistemi di protezione sociale devono oggi guardare a nuovi rischi. Tra di essi, quelli legati alla transizione verso l’età adulta.
Componendo prospettive e contributi che nascono in ambiti diversi, le autrici analizzano la condizione giovanile e le politiche che possono essere messe in campo per sostenere le nuove generazioni.
I giovani sono a tutti gli effetti una risorsa straordinaria di energie e vitalità che la società e le istituzioni sembrano spesso tradire. Il loro ruolo è invece fondamentale nell’ambito di un tessuto sociale che voglia rinnovarsi e aprirsi al futuro.
La scuola appare allora decisiva: non soltanto è il luogo per eccellenza dove costruire conoscenze e competenze che serviranno alle nuove generazioni, si tratta di un presidio democratico che è chiamato a offrire loro supporto anche psicologico. Il benessere inteso come realizzazione di esigenze più profonde, e non solo come soddisfazione di bisogni materiali, è dunque un obiettivo che non può prescindere dall’istituzione scolastica e deve porsi alla base di una nuova idea di welfare.