E’ stata inaugurata sabato 21 ottobre, nell’ambito della IV edizione della MAS WEEK – Festival di Architettura, Design e Arte contemporanea, l’installazione ambientale site specific, realizzata dal maestro Giulio De Mitri e intitolata Via Paisiello: una favola blu, percorso nell’immaginario collettivo tra mare, cielo e poesia. Laboratorio di rigenerazione urbana, resilienza, creatività artistica e inclusione sociale con la partecipazione attiva di bambini e ragazzi, residenti nella città vecchia di Taranto.

La favola blu è una favola moderna narrata da bambini e ragazzi che hanno evocato con significative parole i concetti principe del vivere sociale come: accoglienza, partecipazione, collaborazione, tolleranza, solidarietà, generosità e impegno sociale. Un’angelica farfalla blu simboleggia metaforicamente la vita e,con essa, le scelte, il presente e il futuro, accompagnando così le riflessioni dei ragazzi e l’operatività nata dal laboratorio di didattica e creatività artistica.

L’installazione artistica rigenera una storica via – dedicata al maestro compositore e musicista Giovanni Paisiello – che attualmente versa in uno stato di marginalità.
L’istallazione del maestro si dipana a partire da Piazza Castello, dove sulla parete adiacente al tempio dorico sarà ospitata una frase emblematica dello scrittore
Alessandro Leogrande: “ASCOLTARE LE STORIE DI CHI HA VOGLIA DI RACCONTARLE…”

Raggiunta via Paisiello, il potenziale fruitore si immergerà nella luce blu che si estenderà per tutto il percorso sino a raggiungere l’Arco Paisiello. Lungo il percorso si incontreranno testi poetici sui temi del mare e della città di illustri personaggi legati al territorio tarantino: da Archita a Leonida, da Tommaso Nicolò d’Aquino etc.

Ad indicare il percorso da seguire, sul piano di calpestio della via, saranno le parole chiave allocate dai partecipanti (bambini e ragazzi che hanno partecipato al laboratorio presso la Fondazione Rocco Spani onlus): identità, resilienza, rinascita, riqualificazione, sostenibilità, sussidiarietà, libertà, speranza, inclusione, spiritualità, giustizia, democrazia, dialogo, educazione, evoluzione, complessità, amicizia, bellezza, futuro, memoria, cultura, energia, idealità, verità.
L’esperienza dell’arte – come afferma il maestro Giulio De Mitri – ci fa muovere nel nuovo, modifica i punti di vista sulle cose e sugli eventi, dà alla vita il senso dell’avventura e della meraviglia, contribuisce a valorizzare con successo le risorse intellettive, emotive e affettive. Sviluppa, inoltre, il rapporto tra gli individui: si fanno cose insieme, si discute, ci si confronta, ci si influenza a vantaggio del progresso e dell’originalità, si impara a mettersi in discussione, aprendo il dialogo e il confronto con gli altri. Durante l’attività laboratoriale con i ragazzi – afferma sempre De Mitri – ci si è focalizzati sull’alternanza operativa cognitiva e fruitiva-critica, ovvero un mix di
arte, etica ed estetica, con il fine di essere un po’ più visionari e spostare più in là la banalità dello strato superficiale delle cose, ovvero pregiudizi e stereotipi”.

L’installazione sarà fruibile al pubblico sino al 4 novembre 2023.