Tagliato nella giornata di ieri, mercoledì 21 luglio, a Taranto il traguardo dell’unica tappa pugliese della grande staffetta del progetto “Obiettivo3” che, voluto da Alex Zanardi, vede protagonisti, per tre settimane, 65 atleti paralimpici impegnati lungo 54 tappe in 18 regioni. Nel corso della staffetta ogni atleta percorrerà il proprio tragitto in handbike, bicicletta o carrozzina olimpica, passandosi di mano in mano il testimone.

Il traguardo è stato tagliato da due atleti paralimpici pugliesi: il laertino Stefano Saccomanni e il tarantino Leonardo Percoco che da anni si allena in Trentino; secondo il programma da Matera era partito Saccomanni che poi nella sua Laterza avrebbe dovuto passare il testimone della staffetta a Percoco e fermarsi, ma poi ha preferito accompagnare l’amico fino al traguardo di Taranto.
Durante l’intero percorso i due atleti sono stati “scortati” da un team di quattro ciclisti di “Anmil Sport Italia” guidato dal Vicepresidente nazionale Anmil, il tarantino Emidio Deandri.

All’arrivo in piazza Immacolata a Taranto hanno trovato ad accoglierli:

  • il Vicesindaco e Assessore alla Cultura e Sport Fabiano Marti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Taranto da sempre attenta ai temi della disabilità,
  • il Consigliere regionale Enzo Di Gregorio che ha portato il saluto della Regione Puglia,
  • il direttore Inail Puglia Giuseppe Gigante,
  • il Presidente nazionale di “Anmil Sport Italia” Pierino Dainese,
  • il presidente provinciale Anmil Taranto Giovanni Destratis.

La tappa di Taranto è stata fortemente voluta da Anmil Taranto che dopo l’arrivo ha consegnato una targa ricordo ai due atleti paraolimpici e ai responsabili del Progetto “Obiettivo3” che punta a far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra i disabili che ancora oggi sono una categoria fortemente penalizzata dagli alti costi e, soprattutto, dalla difficoltà nel comprendere come iniziare. Ogni normodotato che avvicina lo sport segue un percorso noto, ma un disabile per farlo deve dotarsi di un ausilio la cui tecnicità è strettamente legata alle capacità residue della persona.
Praticare una qualsiasi disciplina paralimpica con soddisfazione dipende sempre dal poter rispondere in modo efficace a questo fondamentale quesito.

In Piazza Immacolata inoltre è stato allestito il Villaggio sportivo del progetto, in collaborazione con “Anmil Sport Italia” e ASD “Sono e Posso”, per offrire momenti di approfondimento su sport e cultura paralimpica e la possibilità per i disabili di provare le discipline paraolimpiche, candidandosi a far parte del progetto.

I due emozionati atleti paraolimpici Stefano Saccomanni e Leonardo Percoco, dopo aver tagliato il traguardo insieme, hanno dichiarato all’unisono che «con manifestazioni come “Obiettivo3” lo sport paralimpico e gli atleti disabili vogliono continuare a fare sentire la propria voce e rappresentare un esempio concreto per quanti cercano di superare le piccole e grandi sfide della vita: nessun risultato è irraggiungibile se si ha forza di volontà e si è supportati da un team adeguato come quello di Obiettivo3!».
«Anmil sta sostenendo questa iniziativa – ha poi detto il Vicepresidente nazionale Anmil Emidio Deandri – perché il Progetto Obiettivo 3punta a far apprendere e diffondere la pratica sportiva tra i disabili che ancora oggi sono una categoria fortemente penalizzata dagli alti costi e, soprattutto, dalla difficoltà nel comprendere come iniziare. Mentre un normodotato che si avvicina lo sport segue un percorso noto, un disabile per farlo deve invecedotarsi di un ausilio la cui tecnicità è strettamente legata alle capacità residue della persona. Bisogna sostenere i nostri fratelli disabili anche nel loro sacrosanto diritto a praticare una qualsiasi disciplina paralimpica».

Nella giornata di domani, venerdì 23 luglio, la staffetta Obiettivo Tricolore ripartirà da Taranto in direzione Calabria per poi concludersi a Catania.