Si è svolta lo scorso 23 novembre a Grottaglie la manifestazione nata nel ricordo di Giovanni Falcone, un magistrato italiano che ha dedicato la sua vita alla lotta alla mafia che portò alla sbarra 475 tra boss e gregari di Cosa nostra e si concluse con 19 ergastoli e condanne a 2665 anni di carcere.

La manifestazione è nata su imitazione del progetto avviato dal raggruppamento Carabinieri Biodiversità qualche anno fa, progetto che ha visto la duplicazione e distribuzione dell’Albero di Falcone, fulcro di una brillante idea di educazione alla legalità ambientale: in 500mila scuole sono state portate le gemme che appartenevano al famoso “Ficus macrophylla”, che cresce nei pressi della casa del giudice.

Il Club per l’UNESCO di Taranto, condotto da più anni da Carmen Galluzzo Motolese, con la collaborazione del Comando provinciale dei Carabinieri di Taranto e dell’Associazione Culturale Marco Motolese per mostrare attenzione e condivisione al Progetto “Un albero per il Futuro”, ha donato alberi agli istituti comprensivi Pignatelli e Don Bosco di Grottaglie.

L’iniziativa oltre all’alto valore simbolico assume particolare rilievo ed importanza poiché unisce la promozione della cultura della legalità con la salvaguardia ambientale.

La manifestazione della Festa degli alberi nel mese di novembre, completa l’impegno a sostegno della salvaguardia dell’ambiente attraverso anche le linee guida dell’agenda 2030, percorse da più anni dall’Associazione Marco Motolese e dal Club jonico.
Le diverse organizzazioni promosse dall’UNESCO sono orientate verso la conservazione delle risorse naturali del pianeta, ma mirano anche alla valorizzazione e individuazione di formule vincenti nel rapporto uomo-ambiente in chiave di sostenibilità. Nel novembre del 1972 venne ratificata, la World Heritage Convention, cioè la Convenzione riguardante la protezione del Patrimonio Culturale e Naturale. Il secondo articolo della Convenzione dei Patrimoni Mondiali individua i beni naturali eccezionali, cioè quelli costituiti da formazioni fisiche e biologiche o da gruppi di tali formazioni di valore universale.

Il progetto Un albero per il futuro… dei nostri ragazzi vuole dare la consapevolezza dell’importanza che gli alberi hanno nel combattere i crimini ambientali e seguire percorsi di educazione alla legalità.

La manifestazione, alla quale erano presente più di 35 alunni degli istituti coinvolti, ha visto la presenza di:

  • Gaspare Giardelli, Comandante Provinciale di Taranto,
  • Ten. Col. Marino Martellotta, Comandante Gruppo Carabinieri Forestali di Taranto,
  • Cap. Silvana Fabbricatore, Comandante Compagnia Carabinieri di Martina Franca,
  •  Ciro D’Alò, Sindaco di Grottaglie,
  • Carmen Galluzzo, Presidente del Club Unesco Taranto,
  •  Amm. Filippo Casamassima, segretario del Club.

Dopo i saluti di rito dei Dirigenti Scolastici dei due istituti comprensivi, Patrizia Di Lauro e della referente Vittoriana Ettorre, vi è stato l’intervento del Sindaco D’Alò che ha accolto con grande entusiasmo il progetto del Club per l’UNESCO di Taranto, ringraziando le autorevoli presenze dell’Arma dei Carabinieri nella città della Ceramica.

È seguita la relazione della Presidente Galluzzo e quella approfondita e coinvolgente del Comandante Provinciale dei Carabinieri di Taranto Col. Gaspare Girardelli che ha rivolto ai ragazzi le giuste indicazioni per la realizzazione di una società libera da crimini ambientali e non solo. Il tutto per consegnare a loro, generazione futura un pianeta e un territorio migliore di quello odierno. Il riferimento a Giovanni Falcone, del Col. Giardelli, è stato di grande pregnanza poiché ha considerato, con grande commozione, la grandezza di un uomo che si è sacrificato per il bene della giustizia e della società.

Gli alberi donati dal club jonico per l’UNESCO e piantumati nelle scuole Pignatelli e Don Bosco, perseguono il pensiero dei Carabinieri della biodiversità “metti a dimora il tuo albero e aiuterai a formare un grande bosco diffuso della legalità. Il tuo impegno contribuirà a trattenere una grande quantità di CO2.Un gesto concreto per contrastare i crimini ambientali oltre i cambiamenti climatici”.