17 abiti che raccontano 17 storie di donne violate: tute, pigiami, divise da lavoro, maglioni a collo alto che riproducono quelli reali indossati al momento dell’abuso.

È lungo quei fili di cotone che corre la mostra itinerante “Com’eri vestita?”, nata per destrutturare i pregiudizi che colpevolizzano le donne vittime di stupro e abusi, che sarà inaugurata a Mottola, sabato 18 dicembre, presso il Laboratorio Urbano LABUM.

I visitatori e visitatrici potranno vedere con i propri occhi quanto siano comuni gli abiti che le vittime indossavano: tute, pigiami, maglioni a collo alto, semplici jeans che “urlano” lo sdegno e l’orrore per quella frase “com’eri vestita?” che troppo spesso, ancora oggi, viene rivolta a donne vittime di stupro. Un’esposizione che nella sua essenzialità vuole essere testimonianza, occasione di riflessione e confronto sul tema della parità di genere per sfatare gli stereotipi e continuare ad aiutare le donne a trovare la forza per liberarsi dalla violenza.

Il progetto nasce nel 2013 da un’idea di Jen Brockman, direttrice del Centro per la prevenzione e formazione sessuale di Kansas, e di Mary A. Wyandt-Hiebert responsabile di tutte le iniziative di programmazione presso il Centro di educazione contro gli stupri dell’Università dell’Arkansas, ed è stato diffuso in Italia dall’Associazione Libere Sinergie, che lo ha riadattato al contesto socio-culturale italiano. Al Sud, e precisamente in Puglia, la mostra è arrivata attraverso il lavoro di Rosangela Paparella e dell’APS Sud Est Donne.

Alla inaugurazione interverranno:

  • Beatrice Ottaviani, Consigliera del Comune di Mottola,
  • Rossana Perazzo, Psicologa CAV Rompiamo il Silenzio.

Per l’occasione verrà inaugurato anche il Mercatino di Natale, con i prodotti DeA (Donne e Autodeterminazione): il ricavato della vendita verrà destinato a sostenere i percorsi di autonomia delle donne vittime di violenza.
La mostra, a ingresso libero, sarà visitabile fino al 22 dicembre, previa esibizione del Green Pass.

Per informazioni contattare il numero del Centro antiviolenza “Rompiamo il silenzio”: 331/744.35.73

L’evento, è promosso dal Centro Antiviolenza Rompiamo il Silenzio, in collaborazione con l’Ambito Territoriale di Massafra e il Laboratorio Urbano LABUM.