La morte di un proprio caro rappresenta un momento tragico nella vita di ogni essere umano. Oggi la psicologia clinica consente a chi ha subito la perdita dei propri cari di accedere a un’esperienza di contatto e comunicazione con essi, vissuta in prima persona attraverso uno o più canali sensoriali.

Si tratta dell’IADC, cioè Induced After Death Communication (Comunicazione, grazie a uno stato indotto di recettività, con un proprio caro deceduto), una rivoluzionaria forma di psicoterapia finalizzata a realizzare momenti di ricongiungimento con i nostri cari non più in vita.

L’associazione Onlus “Comitato per il Convegno di Studi Sopravvivenza e Vita Eterna” dedica all’IADC il Seminario Perdita e ricongiungimento tenuto dal dott. Claudio Lalla che si terrà sabato 14 aprile, dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00 presso il Park Hotel “Mar Grande”, in Viale Virgilio n.90 a Taranto.

Claudio Lalla è medico e psicologo-psicoterapeuta. Si è specializzato in psicoterapia cognitivo-comportamentale, psicoterapia a orientamento psicoanalitico, psicoterapia familiare, ipnosi clinica e psicosomatica. Si è formato inoltre in EMDR e IADC Therapy. Ha pubblicato vari articoli su riviste di settore e saggi su testi scritti come opere collettive.

Durante il seminario Claudio Lalla illustrerà la nuova procedura di intervento psicoterapeutico con cui promuove un’evoluzione favorevole del lutto; svilupperà, infatti, le ricerche sulle cosiddette “esperienze sul letto di morte”, sulle esperienze di pre-morte e, infine, illustrerà come entrare in uno stato mentale grazie al quale accedere spontaneamente a una varia combinazione di percezioni visive, uditive e telepatiche che potrebbero costituire un’esperienza di comunicazione e ricongiungimento momentaneo con le persone decedute.

Tutti questi temi saranno sviluppati facendo riferimento al libro Perdita e ricongiungimento del dott. Claudio Lalla, edito da Edizioni Mediterranee, che sarà distribuito ai partecipanti al seminario.

La Induced After Death Communication è stata scoperta e poi perfezionata dallo psicologo americano Allan Botkin.

Tale intervento permette di affrontare con straordinaria efficacia il profondo dolore che segue la perdita di una persona cara. Lo psicoterapeuta, in particolare, promuove nel paziente l’emergenza di uno stato mentale di recettività che gli permette di accedere, attraverso una o più modalità sensoriali, a un’esperienza di contatto e comunicazione con il proprio caro che è deceduto.

È così possibile sapere che la persona amata esiste ancora, porle domande sul suo stato, attingere ai suoi pensieri, risolvere questioni affettive rimaste in sospeso. I pazienti valutano l’esperienza come assolutamente reale.

Da ciò nasce la possibilità di una radicale rilettura dell’evento luttuoso e con essa l’acquisizione di una rinnovata serenità.

L’IADC può essere attuata da sola, oppure integrata in un trattamento psicoterapeutico più ampio, può essere effettuata con persone che hanno subito una perdita recente o con quanti l’hanno patita anni prima. Tale modalità di intervento ha dimostrato inoltre di essere efficace indipendentemente dall’essere o meno credenti.

 

Per informazioni: 368/575.127 – 393/141.44.89 – email:mariella.tangorra@libero.it – gemma@sopravvivenzaevitaeterna.it