Conoscere i ragazzi, i loro interessi, le loro ambizioni, i loro giochi. Ma andare a fondo anche nelle loro problematiche, nelle loro difficoltà, nelle paure che magari si portano dietro e che fanno fatica ad esternare. Un modo per approcciarsi a loro finalizzato a creare relazione e fiducia, elementi indispensabili nel rapporto educatore-studente.

Lo sanno bene gli operatori dell’Associazione Europa Solidale di Taranto che, nell’ambito del progetto Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali hanno avviato dallo scorso mese di novembre un’attività laboratoriale che tutti i giorni – dalle ore 15.30 alle 18.30 – impegna i ragazzi a rischio di abbandono scolastico precoce o in dispersione scolastica, in particolare minori con BES (Bisogni Educativi Speciali).
In questo percorso laboratoriale l’Associazione Europa Solidale ha siglato una convenzione con “La Mediana”, Associazione di Promozione Sociale che nasce nel 2007 dall’unione di professionisti con diverse competenze psico-socio-pedagogiche, proiettata verso la diffusione della cultura dell’intervento sociale sul territorio, assicurando risposte ad alcuni problemi attuali attraverso modalità di intervento che mirano a migliorare l’ambiente educativo, le condizioni socio-sanitarie, nonché la qualità della vita dei destinatari, promuovendo maggiore benessere psicofisico nell’individuo, nei gruppi e nelle comunità locali. L’associazione opera nell’ambito della città vecchia di Taranto dove si occupa di minori. Le attività, che si svolgono presso il Centro “La Mediana” di Via Duomo 17, stanno coinvolgendo bambini della scuola primaria e della scuola seconda di primo grado provenienti da vari istituti della città vecchia di Taranto. In questa parte della città, infatti, sono particolarmente presenti forme di povertà educativa ed assoluta, con contesti famigliari in cui si vive un profondo disagio sociale e culturale.

Di qui, l’intervento del progetto “Rob.in” selezionato da Con i Bambini nell’ambito del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha l’obiettivo di implementare una rete regionale di Laboratori sociali in forma di FabLab composta da enti del terzo settore, enti locali, enti ecclesiastici, aziende, scuole, centri di ricerca.
Laboratorio scolastico, orientamento allo studio ed orientamento al lavoro. Attraverso il supporto di educatori, affiancati da volontari e varie figure professionali, sono queste le attività messe in campo da Europa Solidale per animare gli spazi che ogni giorno accolgono i bambini, seguiti anche da quattro volontari dell’associazione “La mediana” nel doposcuola pomeridiano con lo svolgimento dei compiti. Una volta alla settimana, inoltre, i bambini seguono anche una lezione di lingua inglese. Il progetto, dunque, nasce per contrastare la povertà educativa minorile mettendo in campo metodologie innovative finalizzate ad intercettare minori a rischio di abbandono scolastico e le loro famiglie. L’alleanza educativa che ha come protagonisti principali famiglie, scuola e terzo settore diventa quindi elemento indispensabile per favorire il processo di comunità, per valorizzare i talenti dei ragazzi e per promuovere attività formative mirate a sviluppare la cultura digitale anche in chiave relazionale e di orientamento al lavoro. La sfida è quella di prendere in cura ciascuno bambino, con la sua storia, le sue esigenze, le sue particolarità, i suoi talenti da scoprire. Non a caso, gli operatori di Europa Solidale ogni settimana svolgono un incontro con le famiglie dei ragazzi che frequentano i laboratori per capire anche meglio i bambini, avvicinarsi maggiormente alle loro storie attraverso il rapporto diretto con le mamme ed i papà.

La rete del progetto “Rob.in – Robotica educativa inclusiva per minori con Bisogni Educativi Speciali” è composta da:

  • ESCOOP – European Social Cooperative – Cooperativa Sociale Europea – sce (ente capofila del progetto);
  • Associazione Europea Solidale ONLUS;
  • Cantieri di innovazione sociale impresa sociale Società cooperativa sociale;
  • ENEA – Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile;
  • I.C. “Melchionda-De Bonis” di San Giovanni Rotondo;
  • I.P.S. “Cabrini” di Taranto;
  • I.C. “Don Bosco Battisti” di Cerignola;
  • Iress Soc. Coop.; Naps Lab srls, Comune di Cerignola.

Per quanto riguarda Taranto, il progetto è curato dalla professoressa Maria Giovanna Russo, responsabile dell’Orientamento allo studio e dalla dottoressa Francesca Capparelli, responsabile dell’Orientamento al lavoro. Le attività sono programmate in collaborazione con il team dello sportello scolastico (Lucia Longo, Anna Maria Netti, Luca Marzano) in base ai bisogni formativi dei diversi bambini e alla possibilità di collaborare con esperti esterni.