Opera sul territorio da 5 anni ed è stato realizzato nell’ambito del Bando n. 5/2022 della Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le Pari Opportunità – Programma unico di emersione, di assistenza ed integrazione sociale a favore delle persone vittime di tratta.
Il progetto La Puglia Non Tratta, giunto alla quinta edizione, finanziato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, su proposta della Regione Puglia, ha raccolto gli attuatori in un’ATS costituita da:
- Comunità Oasi2 San Francesco, soggetto capofila,
- Cooperativa Sociale Atuttotenda,
- Cooperativa sociale C.A.P.S. Onlus,
- APS G.I.R.A.F.F.A.,
- Cooperativa Sociale Medtraining,
- Associazione Micaela Onlus,
- Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII.
Associazioni e cooperative che giornalmente accolgono uomini e donne vittime di tratta e sfruttati a fini sessuali, lavorativi, per accattonaggio, donazione degli organi, ridotti in schiavitù. Uomini e donne, persone transessuali e minorenni che lasciano il loro Paese dietro la promessa di una vita diversa e che invece vengono reclutati da organizzazioni criminali transnazionali e diventano merci mosse da un luogo all’altro, senza destinazione, nelle città e nelle campagne per essere cedute/i, sfruttate/i, abusate/i, per morire di lavoro.
In occasione della 17esima giornata europea contro la tratta di esseri umani, l’ATS ha fornito i dati degli interventi su tutto il territorio regionale.
I dati raccolti dal 1° ottobre 2022 al 30 giugno 2023 raccontano di 1400 donne contattate e 464 incontrate per la gran parte provenienti da Romania, Nigeria, Colombia, Bulgaria e Sud America. Di 597 uomini contattati e 323 incontrati per la gran parte provenienti da Ghana, Marocco, Nigeria, Tunisia, Gambia, Senegal, Mali. Di 78 i e le transessuali contattati, 16 le persone incontrate provenienti da Brasile e Italia.
Non sono mancati gli interventi su strada: 310 in tutto di cui 96 dedicati allo sfruttamento lavorativo e 214 allo sfruttamento sessuale.
Interventi che hanno riguardato i territori di tutta la Puglia.
Rilevanti anche i dati forniti a proposito del lavoro degli sportelli collocati nella provincia foggiana, nella BAT; nel Barese e a Lecce.
Per quanto riguarda l’accoglienza, esistono 9 comunità di accoglienza a indirizzo protetto: 2 nella provincia di Foggia (femminili), 1 nella BAT (femminile), 5 nella provincia di Bari (di cui 2 maschili e 3 femminili), 1 nella provincia di Lecce (femminile).
Numerose sono le prese in carico in comunità; ci sono però anche le prese in carico territoriali, cioè donne uomini e famiglie che vengono seguite anche fuori dalle comunità, 69 in tutto.
Le vittime di tratta hanno usufruito anche dei tirocini di inserimento socio-lavorativi.
I dati indoor sono quelli che riguardano la prostituzione e lo sfruttamento sessuale al chiuso, un fenomeno che ha subito un’accelerazione anche a causa della pandemia. Un mondo invisibile quello dell’indoor, difficile da raggiungere tanto che gli interventi effettuati sono di numero estremamente ridotti rispetto alle persone individuate.
Le vittime possono chiedere aiuto chiamando il Numero Verde Antitratta 800 290 290, attivo 7 giorni su 7, 24 ore su 24, gestito da operatori multiprofessionali capaci di interagire nelle principali lingue con le vittime di tratta, un dispositivo che ha come obiettivo l’emersione, l’identificazione, la segnalazione e l’invio ai servizi di protezione delle vittime di tratta e sfruttamento.