Pino De Vittorio e Bor Zuljan

Con il concerto di Pino De Vittorio e Bor Zuljan si conclude la rassegna LE CORDE CHE SUONANO inserita nella 79ª Stagione Concertistica organizzata dall’ APS Amici della Musica “A. Speranza” sotto l’egida del Ministero della Cultura, della Regione Puglia e del Comune di Taranto, oltre al sostegno di PosteItaliane.

Venerdì 30 giugno alle ore 21:00 nell’antico Chiostro del MUDI – Museo Diocesano di Taranto, arriva l’atteso concerto che vedrà protagonista il tenore Pino De Vittorio, una delle voci più importanti del barocco italiano, e il liutista Bor Zuljan, conosciuto e apprezzato in mezza Europa.

In questa formazione minimalista, ma piena di colori, la voce straordinaria di Pino De Vittorio e i pizzichi sula viola da mano di Bor Zuljan si mescolano, tra colto e popolare, per questo omaggio alla nascita della canzone del sud: dalle prime villanelle in dialetto a quelle del secondo ‘500 del cieco Pugliese Giacomo Gorzanis, intrecciate con qualche tarantella popolare e musica strumentale sulla viola da mano, il liuto in forma di chitarra, tipico della Spagna e dell’Italia meridionale del rinascimento.
Un concerto di particolare ricchezza culturale, dove influenze greche e arabe, tra il rinascimento e il barocco, si fondono nelle tracce della cultura e dei linguaggi. Anche la tradizione musicale approfitta di questo melting pot: non solo strumenti, come per esempio la lira calabrese di discendenza bizantina, il colascione – cugino del saz turco, e dopo le chitarre, introdotte dagli spagnoli, ma anche nuovi stili musicali sorgono in questa zona ricca di colori. Tra questi, la villanella alla napoletana appare nella prima metà del ‘500 nella Napoli spagnola: musica polifonica, ma scritta in dialetto e con una influenza ritmico-melodica molto popolare.

Per info: www.amicidellamusicataranto.it –  099.7303972 / Cell. 329.3462658


Pino De Vittorio ha contribuito alla ricerca e alla rivalorizzazione dei canti popolari del Sud Italia. Ha interpretato diverse opere cantando da sopranista e, nel 1976 con Angelo Savelli ha fondato La Compagnia Pupi e Fresedde che ha eseguito musica popolare pugliese e tarantelle. Nell’ambito della collaborazione con la Nuova Compagnia di Canto Popolare durata dalla fine degli anni ’70 ai primi anni ’90, De Vittorio è stato interprete solista di diverse opere. Dal 1987 fa parte dell’Ensemble barocco della Cappella della Pietà de’ Turchini (dal 2010, I Turchini di Antonio Florio), dedicandosi in particolare alla riscoperta del patrimonio musicale del barocco riconducibile alla Scuola napoletana. Ha collaborato con Yvonne Pouget per lo spettacolo di teatro-danza Identità – Pellegrinaggio all’amore. Con la Cappella Musicale della Pietà de’ Turchini (oggi Cappella Neapolitana Antonio Florio), l’Accordone Ensemble e Media Aetas, ha tenuto concerti in tutta Europa ed è stato ospite nei maggiori teatri e festival internazionali. Molto apprezzati sono stati i suoi duetti con Marco Beasley.
La ricerca della connessione tra suono, immagine e parola ha portato Zuljan Bor a collaborare a diversi progetti interdisciplinari. Si esibisce regolarmente come solista e con ensemble. I suoi progetti sono stati presentati in festival internazionali. Nel 2011 è stato nominato direttore artistico del festival di musica antica Flores Musicae in Slovenia. La sua edizione critica del Secondo libro per liuto di Gorzanis è stata pubblicata dalla Società Musicologica Slovena. Dopo essersi diplomato in jazz e classica al Conservatorio di Musica di Lubiana, ha proseguito gli studi con Aniello Desiderio a Coblenza, in Germania. Nel 2007 ha iniziato a studiare alla Haute Ecole de Musique de Genève dove ha conseguito un Bachelor e un Master in Chitarra e Liuto, ha proseguito con una specializzazione in musica medievale e ha concluso un Master in pedagogia musicale. Ha lavorato come assistente di ricerca presso la stessa scuola per un progetto sull’improvvisazione della Fantasia sul liuto nel XVI secolo. Insegna liuto al Conservatoire Populaire de Musique, Danse et Théâtre de Genève e ha tenuto numerose conferenze e masterclass presso istituzioni internazionali.
Accattivante il programma dal titolo LA VILLANELLA che il duo presenterà al pubblico tarantino e che comprenderà brani di Giacomo Gorzanis (1520-1579), di Giovanni Maria da Crema (Crema- XV-XVI), dello stesso Pino De Vittorio, di Vincenzo Capirola (1473–dopo 1548), Marco Dall’Aquila (1480-1538), oltre che a diversi autori “anonimi” e che comprenderà Villanelle, Saltarelli e Tarantelle quale la Tarantella di Sannicandro.
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