In vigore la legge n. 39 che semplifica le procedure per rendere accessibili gli edifici a uso abitativo delle persone con disabilità o dei loro familiari. D’ora in poi sarà più semplice intervenire per rimuovere le barriere architettoniche negli edifici a uso abitativo.
È entrata in vigore la legge regionale “Abbattimento delle barriere architettoniche mediante realizzazione di ambienti per persone con disabilità grave negli edifici di edilizia residenziale in proprietà” n. 39 del 10 dicembre 2012, per migliorare la funzionalità e il comfort degli edifici a uso abitativo, di residenza (o di proprietà) della persone con disabilità o del familiare di cui si è fiscalmente a carico.
La legge nasce al fine di agevolare l’interazione con l’ambiente circostante di chi convive con una disabilità motoria, sensoriale o psichica (di natura permanente).
L’abbattimento delle barriere architettoniche, infatti, è una sfida aperta che punta a rendere i luoghi accessibili, adattabili alle esigenze in divenire e sviluppare caratteristiche di “visitabilità”.
Con questa nuova norma, saranno consentiti interventi di ampliamento delle volumetrie (nella misura massima di 120 metri cubi e una superficie massima di 40 metri quadrati) per creare i servizi necessari alle esigenze di vita delle persone disabili e ammettendo anche il recupero – ai fini riabilitativi – delle superfici scoperte, quali terrazze a livello o di copertura, di pertinenza delle abitazioni.
Per quanto riguarda le superfici scoperte, è consentita la realizzazione di un “solarium” adatto a far svolgere attività terapeutica attraverso l’esposizione al sole e all’aria (elioterapia) o una “veranda-solarium” (realizzata con vetrate scorrevoli) dotata di servizi, come bagno, doccia, spogliatoio, attrezzature per fisioterapia. Quest’ultima, favorisce anche la riduzione di emissioni inquinanti, migliorando il microclima del complesso edilizio attraverso lo sfruttamento dell’energia solare, l’isolamento acustico e il risparmio energetico.