La Sanità non è solo un quartiere di Napoli. E il suo prete, don Antonio Loffredo, è molto più di un semplice parroco. Un uomo di Chiesa, ma anche di strada, di parole e di fatti. Che nel 2001 è arrivato in uno dei rioni più martoriati della città, isolato dal mondo da un ponte che lo sovrasta, in balìa della camorra e dell’indigenza. Ma anche un luogo dove erano custodite opere d’arte di straordinaria bellezza, come la Basilica di Santa Maria della Sanità e quella di San Severo, le catacombe di San Gennaro e il palazzo dello Spagnolo, tutti in inspiegabile stato di degrado.

E dove, nonostante i tanti veleni e le mille difficoltà, scorreva ancora un’incredibile linfa vitale. Una scoperta che si è subito trasformata in una sfida apparentemente impossibile: trasformare il ghetto in una delle realtà partenopee (e italiane) più vivaci, capace di dare un lavoro e un futuro migliore ai suoi abitanti, proprio a partire dal recupero delle bellezze architettoniche. Attraverso le sue parole appassionate, don Antonio ci guida per i vicoli, tra le chiese, i bassi, le case scavate nel tufo, i colori, gli odori e soprattutto i volti, quelli dei giovani della Sanità, con cui ha compiuto il “miracolo”, per narrarci questa incredibile storia di riscatto.