Quello che un tempo era un carcere militare, in pieno centro cittadino a Taranto, da anni rappresenta un’oasi di salvezza per persone multiproblematiche con problemi di dipendenza.
È la storia del Centro diurno di prima di accoglienza “a bassa soglia” della Comunità Emmanuel, l’unico del nostro territorio ubicato nel cuore del Borgo umbertino di Taranto, all’inizio della centralissima via Pupino, nei pressi dell’Ospedale Militare Marittimo.
Il Centro diurno di prima accoglienza “a bassa soglia” della Comunità Emmanuel, attivo ogni giorno dalle 9:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 20:00, accoglie tutti coloro che vivono il disagio della dipendenza, principalmente tossicodipendenti, ma anche persone che hanno altre dipendenze, come quelle da alcol o da gioco.
Il Centro della Comunità Emmanuel accoglie comunque tutti coloro che si presentano ai suoi cancelli, come i tanti extracomunitari e clochard in difficoltà, uomini e donne che qui possono rifocillarsi, lavarsi, avere vestiti puliti e, soprattutto, vengono “ascoltati” ricevendo un po’ di calore umano ed un riparo dall’indifferenza.
La Comunità Emmanuel è stata fondata prima a Lecce, nel 1980, e dieci anni più tardi nella nostra città: per festeggiare questi anniversari organizza Sperare si può…, un incontro pubblico con testimonianze e scambio di esperienze, che si terrà, a partire dalle ore 9.00, nella giornata di domani venerdì 18 dicembre, presso la Biblioteca Civica “Acclavio”, al piazzale Bestat a Taranto.
L’incontro, al quale parteciperanno anche classi dell’Istituto “Righi”, inizierà con la presentazione, anche mediante la proiezione di un filmato, della “storia” della Comunità Emmanuel e dei servizi che eroga. In seguito si terrà, ad opera dei ragazzi ospiti del Centro Pedagogico di Martina Franca, la drammatizzazione I percorsi della vita tra arrivi e partenze, e a seguire le testimonianze e lo scambio di esperienze tra i presenti.