È stato pubblicato lo scorso 18 luglio in Gazzetta Ufficiale, ed è entrato in vigore dal giorno successivo, il decreto legislativo sul 5 per mille (DL 3 luglio 2017, n°111 collegato alla Legge n. 106 del 6 giugno 2016 di Riforma del Terzo settore).
Vengono riconfermati dal decreto i beneficiari degli ultimi cinque anni: il 5 per mille andrà dunque a favore degli enti di volontariato, di quelli che si occupano di ricerca scientifica e ricerca sanitaria, a sostegno delle attività sociali dei Comuni e delle associazioni sportive dilettantistiche oltre che delle attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici.
Si attende nei prossimi 120 giorni un Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri – Dpcm che definirà modalità e termini per l’accesso al 5 per mille e che dovrà stabilire – ecco una delle novità – «l’importo minimo erogabile a ciascun ente» e «le modalità di riparto delle scelte non espresse dai contribuenti».
Il decreto, inoltre, va nella preannunciata direzione di uno snellimento dei tempi; il futuro Dpcm conterrà le modalità per il pagamento del 5 per mille e i termini entro i quali i beneficiari comunicano alle amministrazioni erogatrici i dati necessari per il pagamento delle somme assegnate, «al fine di consentirne l’erogazione entro il termine di chiusura del secondo esercizio finanziario successivo a quello di impegno». Si intende così arrivare a un anno di differimento.
Il decreto affronta anche il tema della trasparenza. In proposito si aggiunge, all’obbligo per i beneficiari di redigere apposito rendiconto e inviarlo al ministero competente, quello di pubblicare sul proprio sito gli importi e il rendiconto, dandone comunicazione all’amministrazione.