All’ITES Pitagora di Taranto e all’I.I.S. Perrone di Castellaneta sbarca il “baskin”, il nuovo gioco che promuove l’inclusione sociale.
Questi istituti, in collaborazione con l’AGe Associazione Italiana Genitori di Avetrana, hanno, infatti, realizzato le attività del progetto BASKIN.
Il gioco sportivo, a forte valenza innovativa, che è stato inserito nel PTOF delle due scuole, è stato realizzato per offrire agli studenti proposte sportive che coinvolgano nella stessa attività persone con disabilità e normodotate, al fine di perseguire il miglioramento e lo sviluppo globale degli studenti coinvolti, usando tutte le risorse disponibili.
Il BASKIN mira a creare l’integrazione anche “in campo”.
Inventato dieci anni fa a Cremona, il Baskin è una nuova attività sportiva che si ispira al basket ma ha caratteristiche originali. Un regolamento ne governa il gioco conferendogli caratteristiche incredibilmente ricche di dinamicità e imprevedibilità. Questo nuovo sport è stato pensato per permettere a persone normodotate e persone con disabilità di giocare nella stessa squadra. In effetti, il Baskin consente la partecipazione attiva di giocatori con qualsiasi tipo di disabilità, fisica o mentale. Si mette in discussione la rigida struttura degli sport ufficiali poiché questa proposta progettuale diventa un laboratorio di società.
Il regolamento valorizza il contributo di ognuno all’interno della squadra: il successo comune dipende realmente da tutti. Quest’adattamento, che personalizza la responsabilità di ogni giocatore durante la partita, permette di superare positivamente la tendenza spontanea ad un atteggiamento «assistenziale» a volte presente nelle proposte di attività fisiche per persone disabili.
Anche i cosiddetti normodotati beneficiano di questo percorso. Infatti nel Baskin essi imparano ad inserirsi e ad organizzare un gruppo che conta al suo interno gradi di abilità differenti. Essi devono così sviluppare nuove capacità di comunicazione, mettendo in gioco la propria creatività e instaurando relazioni affettive anche molto intense. Inoltre la condivisione degli obiettivi sportivi con persone con disabilità permette loro di apprezzare le ricchezze e le capacità che la diversità porta con sé, mostrando che il processo di integrazione è sempre bi-direzionale e non può mai riguardare solo la persona con disabilità.
Riguardo ai ragazzi disabili possiamo dire che i risultati raggiunti sono considerevoli: è aumentata la fiducia in se stessi, la capacità di coniugare sacrificio al piacere, crescono le abilità psicomotorie e la capacità di interagire con i ragazzi e con gli adulti.
Il Progetto nelle sue scuole è stato organizzato in diversi incontri, da due ore, dove hanno partecipato gli studenti dell’Istituto, sotto la guida di alcuni istruttori di questo nuovo sport.
A questi due istituti si è aggiunto anche l’Istituto Comprensivo”Armando Diaz” di Laterza che in concomitanza con l’avvio del progetto “baskin”, sempre in collaborazione con l’Age Avetrana, hanno dato il via anche al progetto Raccogli un tappo… per un sogno che consiste nella raccolta di tappi di plastica all’interno dell’Istituto, finalizzata all’acquisto di una carrozzina sportiva per una giovane disabile. L’Age di Avetrana dal 2012 ne ha già consegnate tre a giovani giocatori di Basket e di Baskin.