Dopo la Lombardia e la Toscana, anche la Regione Puglia ha approvato una legge regionale sul gioco d’azzardo. La legge, approvata all’unanimità dal Consiglio regionale, regolamenta alcune questioni seppur in vacatio di norme nazionali che riconoscano il gioco d’azzardo come una patologia a tutti gli effetti, se si esclude la legge finanziaria del 2011 che stabilisce per la prima volta con una “norma primaria” l’esistenza di “fenomeni di ludopatia conseguente a gioco compulsivo”.

La norma appena approvata programma, pianifica e organizza una serie di interventi sia sociali sia sanitari capaci di assicurare percorsi di cura e assistenza ai giocatori d’azzardo patologici e ai loro familiari. Sono anche previsti specifici interventi in materia di prevenzione e di formazione per i gestori, oltre a rigorosi controlli in materia di sicurezza. Tra gli elementi caratterizzanti della nuova legge regionale la restrizione sulle distanze delle sale da gioco da scuole, chiese, oratori e centri giovanili e sociali, l’istituzione di un osservatorio regionale sul Gap (gioco d’azzardo patologico) per il monitoraggio del fenomeno, e l’introduzione del marchio “libero da slot” rilasciato dalla Regione Puglia ai gestori di esercizi commerciali, circoli privati e altri luoghi deputati all’intrattenimento che non scelgono di installare nel proprio esercizio le apparecchiature per il gioco d’azzardo. Inoltre la legge stabilisce che nelle sale bingo, nelle case da gioco, nelle ricevitorie, nelle agenzie ippiche e sugli apparecchi e congegni per il gioco deve essere esposta a vantaggio dei cittadini una nota informativa nella quale sono indicati: il fenomeno del Gap e i rischi connessi al gioco e i recapiti a cui rivolgersi per avere sostegno. Prevista, infine, anche l’attivazione di un numero verde regionale per fornire un primo servizio di ascolto, assistenza e consulenza per l’orientamento ai servizi.