Accanto a forme di intolleranza e di sfiducia nell’altro e nelle istituzioni, a comunità chiuse ed espulsive, si fanno spazio iniziative resilienti con una carica di energia e di progettualità genuinamente orientata al miglioramento delle opportunità per tutti i membri della comunità. Nascono da quel senso civile che ha nutrito la crescita delle istituzioni politiche e sociali italiane ed europee permettendo che un modello unico di welfare nascesse proprio in questa area del mondo. Sono forme di welfare complementare a quello che garantisce protezione sociale pubblica e universalistica.

Il volume affronta il tema della partecipazione delle comunità locali allo sviluppo di programmi di intervento per ridurre l’impoverimento nei territori. I diversi saggi concentrano l’attenzione su strategie, metodologie, pratiche che ricercano l’efficacia attraverso la combinazione di persone e organizzazioni diverse (membri della Pubblica Amministrazione, cittadini, creativi, professionisti, associazioni, imprese). Il libro è frutto di esperienze di ricerca-azione, di conversazioni tra discipline, geografie e ruoli. L’innovazione sociale, mettendo in relazione attori e ambiti altrimenti non collegati, pone l’accento sul contributo all’evoluzione dei propri ambienti di vita da persone diverse che abitano una comunità e diventa il veicolo per la creazione di nuovi assetti organizzativi su base territoriale.

Un’innovazione sociale in cui la costruzione del benessere degli abitanti di un luogo diventa azione collettiva.