Formare un volontariato competente affinché la sua azione sia sempre più incisiva nella comunità. È stato questo il senso del convegno “Ciak Form-Azione! La sperimentazione delle buone prassi per la Governance dei CSV” che si è svolto l’11 dicembre 2014, presso l’Auditorium del 2° Municipio a Bari.
È stato un momento qualificante per il volontariato della Puglia – che conta circa 90.000 volontari –e per gli organi che ne supportano lo sviluppo, i sei Centri di servizio al volontariato pugliesi. Nel corso del convegno, infatti, è stato presentato ai referenti delle associazioni di volontariato della Puglia e a tutti i volontari il corso formativo online che metterà a tema la Governance delle associazioni di volontariato, ossia l’ insieme degli organi dirigenziali e decisionali delle ODV che non possono essere esentati da una formazione specifica che li veda al centro del processo formativo.
La formazione proposta dai Csv pugliesi segue una metodologia didattica innovativa, ossia la registrazione di “7 Video Clip”, frutto della collaborazione di formatori e professionisti, su alcune tematiche scelte come indicatori formativi essenziali per i destinatari: la governance dei Csv e delle organizzazioni di volontariato; i Piani Sociali di Zona, i beni comuni; la rappresentanza del volontariato e le reti; la costituzione di una organizzazione di volontariato; la responsabilità giuridico-economica di una organizzazione di volontariato e dei suoi amministratori; le agevolazioni fiscali delle organizzazioni di volontariato onlus.
I lavori, aperti dalla presidente del Centro di servizio al volontariato “San Nicola”, Rosa Franco, ha visto la partecipazione di molte associazioni, tra le quali una rappresentanza del volontariato della provincia di Taranto, che hanno interagito con i relatori alla conclusione della presentazione del corso formativo. È il segno dell’interesse al tema mostrato da parte di chi opera quotidianamente nei variegati ambiti del sociale offrendo assistenza e tutela agli anziani, ai bambini, alle donne, ai disabili, ai senza fissa dimora, alla salvaguardia e alla valorizzazione dell’ambiente, alla diffusione della cultura e altro.
Rino Spedicato, presidente di Csv Puglia Net, il coordinamento dei sei Csv della nostra regione afferma: “La novità di questo percorso sta nel tema, la governance delle organizzazioni di volontariato e dei Csv, ma soprattutto nella modalità con cui si è sviluppato. I Csv pugliesi dei diversi territori della Puglia insieme hanno operato, approfondito i temi, ciascuno portando una propria esperienza di formazione. È da questa molteplicità e coesione che si genera ricchezza. Non è più il tempo di andare in ordine sparso. Le problematiche sono così grandi che è necessario un lavoro di gruppo, è fondamentale mettere insieme le sensibilità, le conoscenze, la formazione di ciascuno. Perché per fare il bene c’è bisogno di una formazione: se i volontari offrono un plus valore al il miglioramento della qualità della vita, devono operare in sinergia con i Csv che possono supportarne la crescita”.
Stefano Tabò, CsvNet, il coordinamento nazionale dei Csv, dichiara: “Lavorare insieme significa programmare insieme, essere protagonisti di tutto il percorso che porta a delle decisioni. Significa definire degli strumenti comuni senza omologarsi al modello, poiché esistono le specificità territoriali a cui quel modello deve adattarsi. Significa far confluire saperi, investimenti, risorse umane. Il mio sogno è che attraverso il sistema dei Csv il volontariato riesca a portare qualcosa di più a livello europeo e nel bacino del Mediterraneo. D’altronde questo sistema è unico ed invidiato in tutta l’Europa e gli altri stati ci prendono ad esempio come una “best practice”.
Giustiniano De Francesco, presidente del Comitato di gestione del fondo speciale per il volontariato della Puglia aggiunge: “Le azioni a carattere regionale messe in campo dai Csv pugliesi nascono anche dalla necessità di razionalizzare le risorse a disposizione delle associazioni attraverso l’erogazione di servizi da parte dei Csv, come previsto dalla legge 266/91. La formazione è una azione che ricopre grande rilievo poiché se il volontariato vuole essere motore di coesione sociale deve essere competente”.
Andrea Dammacco, presidente del 2° Municipio di Bari sottolinea: “Bisogna promuovere sempre di più un percorso partecipativo, una sinergia tra l’ente locale e i Csv per creare una rete efficace di buone pratiche al servizio dei cittadini. Considero questo giorno come l’inizio di un incontro e di azioni coordinate con i cittadini e le associazioni di volontariato. Inoltre, è tempo che anche la pubblica amministrazione dia un contributo ai cittadini attivi, laddove è realizzabile, partendo dall’assegnazione dei locali in disuso a favore di chi opera nel sociale”.

 Abstract dei 7 video registrati 

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