Il Fondo per l’innovazione sociale di cui al DPCM_20181221 finanzia, secondo le modalità disciplinate nell’Avviso,  gli interventi di cui all’art. 5 del medesimo d.P.C.M. nell’ambito di un Programma triennale per l’innovazione sociale finalizzato a rafforzare la capacità delle pubbliche amministrazioni di realizzare interventi di innovazione sociale volti a generare nuove soluzioni, modelli e approcci per la soddisfazione di bisogni sociali, con il coinvolgimento di attori del settore privato.

Tre le aree di intervento: a) inclusione sociale dei gruppi svantaggiati o vulnerabili quali, ad esempio, protezione e recupero di donne vittime di violenza, interventi a favore dei giovani, campi estivi per minori, integrazione delle persone con disabilità, rientro nel mondo del lavoro di soggetti svantaggiati; b) animazione culturale, attraverso iniziative in ambito culturale e/o formativo, che coinvolgano individui, piccoli gruppi e comunità, anche relativamente a vecchi e nuovi saperi, con particolare attenzione al recupero delle periferie urbane; c) lotta alla dispersione scolastica, agli abbandoni prima della conclusione del ciclo formativo, alle ripetenze, alle frequenze irregolari e ai ritardi rispetto all’età scolare.

Il Fondo finanzia, in successione, gli interventi di seguito specificati.
Intervento I – Studio di fattibilità e pianificazione esecutiva: realizzazione di uno studio di fattibilità,
comprensivo di un piano esecutivo, di un’idea progettuale di innovazione sociale.
Intervento II– Sperimentazione: realizzazione della sperimentazione dell’idea progettuale di innovazione
sociale, in linea con lo studio di fattibilità e con il piano esecutivo di cui all’intervento precedente.
Intervento III – Sistematizzazione: consolidamento della sperimentazione.

Nel caso dell’ambito di intervento I i progetti possono essere finanziati con un massimo di 150mila euro ciascuno, fino ad esaurimento delle risorse messe a disposizione, pari a 3.150.000 euro.

Per l’ambito dell’intervento II l’importo massimo del contributo è pari a 450mila euro per progetto, fino ad esaurimento del budget a disposizione di 8.100.000 euro.

I progetti sperimentali nell’ambito di intervento III, infine, possono ottenere fino a un milione di euro ciascuno, a valere su una dotazione totale di 10 milioni di euro.

I beneficiari del bando sono i Comuni capoluogo e le Città metropolitane, ma i progetti devono prevedere il coinvolgimento di un soggetto fornitore del servizio o attuatore dell’intervento, di un investitore o finanziatore privato e di un soggetto valutatore.

Possono inoltre far parte del partenariato, oltre ai soggetti precedentemente indicati, altri soggetti pubblici (Regioni, altri Comuni, Università, Enti di ricerca, etc.) e soggetti del settore privato.

Le proposte progettuali possono essere presentate a partire dal 15 giugno 2019 e fino al termine massimo del 31 maggio 2020.

Maggiori informazioni e documenti sul sito della  Presidenza del Consiglio