La Regione Puglia e il Ministero della Giustizia, con riferimento alle disposizioni della Legge delega 67/2014, meglio conosciuta come “Piano svuota carceri”, hanno sottoscritto un protocollo d’intesa per favorire, nel territorio regionale pugliese, il reinserimento sociale delle persone sottoposte a misure alternative alla pena detentiva prevedendo la realizzazione di progetti di presa in carico sociale e di servizi di supporto.

L’avviso 1/2017, al fine di rimuovere le condizioni di contesto che concorrono a generare discriminazione o barriere nell’accesso ai servizi e a garantire migliori condizioni di vita, prevede il finanziamento di azioni progettate per massimizzare gli impatti delle politiche ordinarie, nazionali e regionali, attraverso l’attivazione di percorsi integrati di presa in carico “globale” per l’inclusione socio-lavorativa delle persone inserite nel circuito penale. La finalità generale dell’avviso consiste non solo nel garantire e rendere esigibili i diritti sociali delle persone sottoposte a procedimenti giudiziari o a vincoli penali, in misura uguale ai cittadini liberi, ma anche a dare un contributo all’incremento della sicurezza per i cittadini.

L’Avviso si articola in due linee di azioni che coinvolgeranno complessivamente 530 persone dell’area penale.
La linea 1 prevede il finanziamento di proposte progettuali per la realizzazione di corsi finalizzati al rilascio delle qualifiche professionali riferite alle Figure, facenti parte del Repertorio Regionale delle Figure Professionali della Regione Puglia (RRFP).
Le attività, da svolgere sull’intero territorio della Regione Puglia, finanzieranno 23 progetti annuali di formazione, complessivamente per 230 detenuti, ripartiti per Istituto penitenziario in base al fabbisogno evidenziato dagli Istituti stessi.
La linea 2 sarà diretta a costruire percorsi individualizzati di inclusione sociale per 300 persone inserite nel circuito penale. Si realizzerà così una presa in carico globale ed articolata per il trattamento individuale di quanti siano sottoposti a misure e sanzioni alternative alla detenzione, a misure di sicurezza personali non detentive e di messa alla prova. Saranno offerti servizi e prestazioni personalizzati attraverso equipe multidisciplinari (psicologi, assistenti sociali, educatori professionali, mediatori interculturali, ecc.) in modo da contribuire anche alla predisposizione del programma di trattamento individualizzato da parte dei competenti organi del Ministero della Giustizia.
Potranno candidarsi RTI/RTS costituiti o costituendi composti da organismi di formazione accreditati dalla Regione Puglia; cooperative sociali e loro consorzi; organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale; imprese sociali; fondazioni non bancarie; enti religiosi/ecclesiastici e altre associazioni private senza scopo di lucro; associazioni datoriali.

Scarica il testo dell’Avviso 1/2017 , la Scheda sintetica  e la Deliberazione di Giunta Regionale n. 379 del 24 Marzo 2017 di proroga dei termini di scadenza alle ore 10:00 del 27 Aprile 2017