A un anno dal terremoto che colpì il Centro Italia, l’Associazione Salam sulla base dell’esperienza maturata in ambito di accoglienza e di valorizzazione dei beni culturali, nella Provincia di Taranto, e nello specifico presso il Comune di Martina Franca dove gestisce uno Sprar, si è interrogata profondamente su cosa fare nelle aree terremotate del Centro Italia.
E allora puntando al rilancio di quei territori fortemente danneggiati dal sisma, ha ideato il progetto Radici Culturali: l’apertura di un centro di accoglienza per richiedenti asilo politico, all’interno del Comune di Isola del Gran Sasso, che avrà ricadute positive ed economiche sul territorio.
L’intento è quello di far ripartire nelle parti d’Italia terremotate una microeconomia che porti giovamento ai ragazzi italiani che non vogliono lasciare i propri paesi nonostante il terremoto e creare una cerniera con i nuovi cittadini, cioè con i migranti – dichiara la Presidente dell’Ass. Salam Simona Fernandez che continua dicendo: Isola del Gran Sasso vedrà da sabato 26 agosto l’accoglienza di 24 richiedenti asilo. Un’accoglienza che seppur in cpa sarà organizzata come uno sprar, ovvero cinque appartamenti autonomi, dove i ragazzi avranno a disposizione dei fondi economici e delle borse lavoro. Tali fondi verranno spesi in loco nell’acquisto di cibo, dei prodotti della quotidianità e del vestiario. Ma la cosa più importante è che verrà dato lavoro a otto tra ragazzi e ragazze dell’Isola del Gran Sasso che sono stati assunti con regolare contratto e che inizieranno a lavorare nell’accoglienza. Una sfida dunque quella che ha davanti Salam: quella di creare dei percorsi turistici in montagna e riaprire le vecchie strade della transumanza, ma anche quelle vie che in passato portavano i lavoratori verso i paesi dove sorsero i primi insediamenti industriali come le botteghe di ceramica di Castelli.
I percorsi individuati saranno quattro e due di questi andranno a interessare la valorizzazione dei luoghi di culto del territorio come:
- l’Eramo di Santa Colomba
- la Casa di San Bernardo patrono di Teramo.
L’Ente Parco dei Monti della Laga si è reso disponibile a collaborare, consentendo il passaggio per la pulizia delle strade da parte dei beneficiari i quali creeranno anche una segnaletica stradale nelle varie lingue loro conosciute (inglese, francese e arabo). L’intento – continua Fernandez – è proprio quello di creare un micro volano di turismo ecosostenibile per il rilancio della valle, e creare sviluppo in una delle parti d’Italia colpite dal sisma.
Allo stesso tempo, l’Associazione Salam, si pone l’obiettivo di combattere ogni forma di razzismo e xenofobia e di promuovere l’inclusione sociale valorizzando le competenze dei migranti, e creando delle cerniere tra loro ed il territorio ospitante.