Quella del gioco d’azzardo è un’industria che, sfruttando la fragilità delle persone, fattura 100 miliardi l’anno, di cui 10 vanno allo Stato e il resto alle ditte concessionarie alimentando l’ombra di guadagni sporchi e il conseguente sviluppo di mercati illegali e criminali.

Chi si affida alla sorte per guadagnare denaro tramite denaro ha buone probabilità di sviluppare una dipendenza foriera di sofferenza e disperazione non solo per lui ma per chi gli è affettivamente legato: familiari e amici.

È evidente che a fronte di tale scenario non sia sufficiente solo reprimere e vietare.

Il contrasto del gioco d’azzardo richiede una legge che regolamenti senza ambiguità il fenomeno, ma chiede anche un forte investimento culturale ed educativo, perché la fame dell’azzardo cresce laddove mancano da un lato concrete e dignitose opportunità di benessere, dall’altro la voglia d’impegnarsi per costruirle, a beneficio proprio e di tutta la comunità.

Lunedì 27 maggio alle ore 17:15,  presso il salone dello Spi CGIl di Taranto in Via Aristosseno n. 21, il coordinamento di Libera Taranto, insieme allo SPI CGIL Taranto e al Crest Coop. Teatrale, organizzano un incontro dove si analizzeranno le problematiche relative alla ludopatia e si potrà assistere allo spettacolo Ludomannaro di e con Giovanni Guarino.