È Claudia Caldarulo della V^I del Liceo Aristosseno la vincitrice della XXVª Borsa di studio Marco Motolese, l’iniziativa organizzata dall’Associazione Marco Motolese e dal Club per l’UNESCO di Taranto con la collaborazione del Liceo Aristosseno.

Promossa dalla famiglia Motolese per ricordare il figliolo Marco, studente del Liceo Aristosseno prematuramente scomparso nel 1994, la manifestazione intende promuovere presso gli studenti la solidarietà, la generosità, il rispetto verso gli insegnanti e i propri compagni di classe, e non solo, le qualità che contraddistinguevano il compianto Marco.
È stato il Dottore Giuseppe Bellassai, Questore di Taranto, a consegnare la Borsa di Studio a Claudia Caldarulo in una cerimonia che, finalmente in presenza, si è tenuta nel Liceo Aristosseno.

Erano presenti:

  • i genitori di Marco, Edmondo Motolese e Carmen Galluzzo, con il fratello Massimiliano,
  • il dirigente scolastico Salvatore Marzo,
  • l’Ammiraglio Salvatore Vitiello, Comandante Comando marittimo Sud,
  • il Colonnello Massimo Dell’Anna, Comandante Provinciale della Guardia di Finanza,
  • il Colonnello Luca Steffensen, Comandante provinciale dei Carabinieri di Taranto,
  • altre autorità e docenti dell’Aristosseno.

In modalità on line è invece intervenuto il Professor Antonio Uricchio, presidente dell’Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca.
Quest’anno, oltre alla tradizionale borsa di studio, l’Associazione Marco Motolese e il Club per l’UNESCO di Taranto hanno voluto assegnare una borsa di studio “straordinaria” a Diego Rizzi della V^E, uno studente che, pur vivendo una difficile situazione di salute, tra mille difficoltà sta cercando di frequentare il più possibile la scuola, dimostrando una eccezionale volontà e attaccamento all’istituzione scolastica, supportato in questo dai suoi compagni che lo adorano.
Ogni anno tutte le Classi Quinta dell’Aristosseno, quella che frequentava Marco Motolese, scrivono una relazione segnalando il loro compagno o compagna che ritengono sia la persona che abbia dimostrato più di ogni altro i valori promossi dal premio.
Una commissione composta da Massimiliano Motolese, vicepresidente dell’Associazione e fratello del compianto Marco, il Dirigente scolastico Salvatore Marzo, alcuni docenti ed i Rappresentanti di classe, leggono poi le relazioni scegliendo chi vincerà la Borsa di studio.

Quest’anno tema della cerimonia è stato Resilienza di valori con nuovi comportamenti, ovvero l’atteggiamento che sta permettendo alla comunità di superare la pandemia con un lavoro paziente ed efficace, un ottimismo razionale ed equilibrato, una speranza misurata e realistica.
«La crisi del Covid-19 – ha detto Carmen Galluzzo Motolese, mamma di Marco, introducendo la cerimonia – si è trasformata in opportunità: resilienza di valori, a questo si è giunti fra i nostri ragazzi che hanno comunque, nonostante difficoltà e disagi dettati da disposizioni restrittive, conservato i valori dell’amicizia e della solidarietà. L’altruismo e la solidarietà che hanno caratterizzato le relazioni tra le persone, la consapevolezza e l’accettazione, della nostra vulnerabilità, ma anche della nostra forza sono state le nostre linee guida».
«Questa pandemia – ha poi detto Carmen Galluzzo Motolese – ha evidenziato la sensibilità di ognuno di noi, abbiamo bisogno di essere uniti e solidali e molti di noi hanno mostrato ottimismo solo per infondere speranza e conforto non certo sottovalutazione del problema pandemia. I ragazzi hanno mostrato come sempre lo si legge fra le riga delle loro relazioni di ogni anno i grandi valori che accendono in noi la certezza che il domani può essere migliore del presente».