Il Ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica – MASE ha pubblicato l’atteso decreto a supporto di “modalità di incentivazione per sostenere l’energia elettrica prodotta da impianti a fonti rinnovabili inseriti in configurazioni di autoconsumo per la condivisione dell’energia rinnovabili”. Si tratta delle cosiddette Comunità energetiche rinnovabili (Cer), un fenomeno già diffuso sul territorio nazionale ma che ora trova un quadro normativo di riferimento che ne sostiene la nascita e lo sviluppo, per perseguire gli obiettivi di decarbonizzazione al 2030.

Il provvedimento, accompagnato da 30 Faq utili alla sua interpretazione, definisce criteri e modalità per la concessione dei contributi previsti dalla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.2 (Promozione rinnovabili per le comunità energetiche e l’autoconsumo) del PNRR.

 

Sono previste due possibilità per promuovere lo sviluppo nel paese delle Cer:

  • un contributo a fondo perduto fino al 40% dei costi ammissibili, finanziato dal Pnrr e rivolto alle comunità i cui impianti sono realizzati nei comuni sotto i cinquemila abitanti che supporterà lo sviluppo di due gigawatt complessivi;
  • una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa per tutto il territorio nazionale.
    I due benefici sono tra loro cumulabili. Attraverso il provvedimento sarà dunque favorito lo sviluppo di cinque gigawatt complessivi di impianti di produzione di energia rinnovabile.

Si ricorda che le comunità energetiche hanno l’obiettivo principale di fornire benefici ambientali, economici o sociali a livello di comunità ai suoi soci o membri o alle aree locali in cui opera la comunità e non quello di realizzare profitti finanziari.

 

Per maggiori approfondimenti, consulta l’articolo di Lara Esposito

Immagine in evidenza, Foto di Rosy / Bad Homburg / Germany da Pixabay