UNIVERSITAS MERCATORUM – Università Telematica delle Camere di Commercio italiane, nell’ambito dell’iniziativa Start up imprenditoria sociale promossa e sostenuta dall’Unione italiana delle Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura, in collaborazione con le Camere di Commercio di: Asti, Avellino, Brindisi, Campobasso, Catanzaro, Chieti, Cremona, Crotone, Cuneo, Firenze, Frosinone, Genova, Imperia, l’Aquila, Lecce, Matera, Messina, Milano, Modena, Nuoro, Padova, Pavia, Perugia, Pordenone, Potenza, Ragusa, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Roma, Rovigo, Siracusa, Taranto, Torino, Udine, Varese, Venezia, Verona, Vibo Valentia, accompagna lo sviluppo di progetti imprenditoriali e di start-up di iniziative imprenditoriali sociali attraverso l’erogazione di servizi gratuiti di formazione imprenditoriale e assistenza tecnica fino alla formulazione di specifici business plan.
CHE COS’E’ UN’IMPRESA SOCIALE
L’impresa sociale, individuata dal Dlgs 155/06, non rappresenta un soggetto giuridico a sé, ma una nuova qualificazione che può essere assunta da soggetti costituiti con qualsiasi forma giuridica, in presenza di condizioni quali:
1. Operatività nei settori considerati ad utilità sociale (art. 2 Dlgs 155/06) come: Istruzione, educazione e formazione (anche extra-scolastica), tutela dell’ambiente e dell’ecosistema,valorizzazione del patrimonio culturale,turismo sociale, formazione universitaria e post-universitaria, ricerca ed erogazione di servizi culturali, servizi strumentali alle imprese sociali e assistenza sociale, sanitaria e socio-sanitaria.
2. Divieto di distribuzione degli utili ai soci, dal momento che l’arricchimento che si persegue con l’impresa sociale è l’incremento del ben-essere delle collettività in cui si opera.
Non possono acquisire la qualifica di impresa sociale:
· ditte individuali, a meno che non si tratti di Spa e Srl unipersonali
· società dirette o controllate da imprese for profit o P.A.
Tra le diverse tipologie di soggetti che costituiscono il Terzo Settore, le imprese sociali si caratterizzano per un maggiore orientamento al mercato, dal momento che svolgono una normale attività imprenditoriale e si avvalgono delle prestazioni dei lavoratori, di cui, dice la legge, almeno il 50% deve essere a titolo oneroso (cioè non prestato da volontari).
La maggior parte delle imprese sociali sono costituite con la forma giuridica delle cooperative sociali (L. 381/1991).
Le società cooperative si distinguono dalle altre società perché, oltre ad essere finalizzate al perseguimento dello scopo mutualistico, ovvero offrire ai propri soci beni, servizi o occasioni di lavoro, hanno in più la finalità di perseguire l’interesse generale della comunità, la promozione umana e l’integrazione sociale dei cittadini, e come tali possono operare solo in taluni ambiti:
· gestione di servizi socio-sanitari ed educativi (cooperative sociali di tipo A)
· svolgimento di attività diverse – agricole, industriali, commerciali o di servizi – finalizzate all’inserimento lavorativo di persone svantaggiate (cooperative sociali di tipo B), che debbono essere almeno il 30% delle persone impiegate.
Esistono anche cooperative sociali di “tipo misto”, che rispondono ai requisiti di entrambe le tipologie, A e B, ma rappresentano un fenomeno minoritario. Le cooperative sociali godono del regime tributario agevolato previsto per le ONLUS, di cui fanno parte di diritto.
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