L’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza, Carla Garlatti, ha incontrato lo scorso 08 giugno il Ministro dell’istruzione, Patrizio Bianchi, per consegnargli le richieste formulate dagli oltre 10 mila studenti che hanno preso parte alla consultazione pubblica promossa dall’Agia La scuola che vorrei.

Questi i principali risultati emersi dalla consultazione:

  • Più dialogo con i docenti, attraverso momenti di scambio di opinioni. Un nuovo modo di fare lezione – superando il concetto di aula tradizionale, ricorrendo anche all’utilizzo di spazi extra-scolastici come musei, biblioteche e impianti sportivi – e prevedendo luoghi di ascolto.
  • E ancora, riconoscere nella valutazione l’impegno dimostrato dallo studente, tenere conto delle diverse capacità e accompagnare il voto con il giudizio.
  • Permettere agli studenti di aggiungere alle materie comuni insegnamenti a scelta e introdurre un nuovo metodo che vada oltre la didattica frontale.

È una scuola diversa quella che vorrebbero gli oltre 10 mila studenti che hanno preso parte alla consultazione pubblica La scuola che vorrei, promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza e ospitata dal portale Skuola.net

A partecipare sono stati 10.097 giovani tra i 14 e i 18 anni, per la maggior parte iscritti a un liceo (72%) e in prevalenza di sesso femminile (61%). Cinque i temi, contenuti in un questionario redatto dalla Consulta delle ragazze e dei ragazzi dell’Agia, sui quali i partecipanti sono stati chiamati a esprimersi: spazi, didattica, tecnologie, valutazione e territorio.

Questo il documento con i risultati della consultazione pubblica promossa dall’Autorità garante per l’infanzia e l’adolescenza: LA SCUOLA CHE VORREI