La nuova edizione del Giovanni Paisiello Festival, in programma a Taranto dal 20 al 30 settembre p.v., sarà tutto incentrato sui rapporti tra Paisiello, il musicista pugliese considerato tra i più grandi esponenti della «scuola napoletana», e Napoleone Bonaparte, il controverso politico e condottiero del quale ricorre il bicentenario della morte. Nel 1801 Napoleone Bonaparte riuscì a strappare al governo borbonico Giovanni Paisiello che, oltre all’opera «Proserpine», per il generale francese scrisse la «Messa per l’Incoronazione», la cui esecuzione nel Duomo di San Cataldo di Taranto, accanto a una serie di Mottetti mai ascoltati in tempi moderni, sarà uno dei momenti più significativi della XIX edizione del festival intitolato al «genius loci».

I rapporti tra Paisiello e Napoleone verranno indagati attraverso recital, concerti da camera, presentazioni di edizioni critiche con interventi musicali, reading sonori, un convegno a tema e, per l’appunto, la riproposizione della «Messa per l’Incoronazione» impreziosita da un videomapping che, all’interno del Duomo di San Cataldo, riprodurrà le vetrate della Cattedrale di Notre Dame nella quale il 2 dicembre 1804 avvenne la celebre investitura di Napoleone.
Il festival promosso dagli Amici della Musica “Arcangelo Speranza” chiude la lunga estate di musica e spettacolo del Comune di Taranto.

Il primo appuntamento è previsto per il 20 settembre p.v. alle 21:00 nel Teatro Comunale Fusco con un recital del mezzosoprano Anna Bonitatibus, squisita specialista del repertorio vocale di primo Ottocento e molto apprezzata a livello internazionale. La cantante si è fatta particolarmente notare per aver riscoperto e valorizzato il repertorio cameristico inedito degli anni d’interregno tra la morte di Cimarosa (1801) e l’esordio di Rossini (1810). E ora, per il Giovanni Paisiello Festival, propone un florilegio di musiche di Paisiello, Cherubini, Haydn, Beethoven, Schubert e altri autori, musiche che negli anni in cui Napoleone preparò la sua salita al soglio imperiale circolavano nei salotti parigini.

Il 27 settembre, sempre al Teatro Comunale Fusco alle ore 18:00, con una digressione rispetto al tema di quest’anno, il festival ritrova a distanza di un anno il divulgatore musicale Fabio Larovere, che torna per parlare del suo libro «E. W. Perché non possiamo fare a meno di Giuseppe Verdi e Richard Wagner» scritto a quattro mani con Andrea Faini in un incontro impreziosito dagli interventi del pianista Michele Renna, giovane talento tarantino, nella cui esecuzioni si potranno ascoltare celebri pezzi verdiani e wagneriani nelle trascrizioni di Liszt.

I legami tra Paisiello e Napoleone verranno ulteriormente indagati il 28 settembre, ancora al Teatro Comunale Fusco alle ore 21:00, con il reading musicale di Giulia Perni «Il riposo dell’Imperatore» elaborato scenicamente da Chicco Passaro, protagonisti l’attore Francesco Foti, il Quartetto d’Archi del Giovanni Paisiello Festival, il soprano Flavia Muri, il contraltista Vincenzo Franchini e il clavicembalista Fabio Anti.
Quindi, il 29 settembre (ore 18), nel Salone degli Specchi di Palazzo di Città, si terrà la tavola rotonda «Paisiello e Napoleone, Napoli e Parigi» con Giulia Giovani dell’Università di Siena, Galliano Ciliberti del Conservatorio di Monopoli, Teresa Bosco dell’Alliance Française, Ennio Pascarella, autore della monografia «Il sogno di Napoleone» per l’editrice Scorpione, e altri importanti studiosi.

Gran finale il 30 settembre alle ore 20.45 nel Duomo di San Cataldo, dove subito dopo la consegna del Premio Giovanni Paisiello Festival a una personalità che verrà rivelata il giorno stesso del conferimento, si ascolterà la «Messa in si bemolle per l’Incoronazione di Napoleone» composta da Paisiello per il sontuoso rito svoltosi a Notre Dame di Parigi nel 1804 e immortalato nella celebre tela di David. Contestualmente, verrà proposta una selezione di Mottetti scritti per la Cappella Palatina di Giuseppe Bonaparte, salito su quel trono delle Due Sicilie che passerà poi a Gioacchino Murat prima della restaurazione borbonica. Si tratta di una prima esecuzione assoluta in tempi moderni affidata, come la «Messa per l’Incoronazione», ai talenti pugliesi dell’Orchestra da Camera e Coro del Giovanni Paisiello Festival diretti da Pierluigi Lippolis, con solisti il soprano Mari De Biasi, il tenore Ma Yumeng e il basso Francesco Masilla.
Anche quest’anno il Giovanni Paisiello Festival è organizzato sotto l’egida del Ministero della Cultura e della Regione Puglia, oltre a Conad e Banca di Taranto, e il patrocinio del Comune di Taranto.

Per informazioni: Tel. 099/7303972 – 329/3462658 – www.giovannipaisiellofestival.it

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