Partirà dall’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II” di Bari la sperimentazione del programma di screening sierologico della Regione Puglia per valutare la circolazione del virus Covid-19 anche su soggetti asintomatici.

Sono infatti in arrivo in Puglia in queste ore 2800 kit del test rapido: il test rapido utilizza un metodo colorimetrico, con un prelievo capillare attraverso la puntura del polpastrello; in 30 minuti dal prelievo il test consente di rilevare se sono presenti anticorpi anticoronavirus nelle due tipologie: immunoglobuline M, che marcano la risposta immunitaria precoce, e immunoglobuline G che marcano la risposta immunitaria successiva.

Si tratta di uno studio in grado di fornire importanti informazioni scientifiche sulla modalità di circolazione dei virus, alla luce delle quali sarà valutata l’estensione di questi test rapidi ad altre strutture ospedaliere.

Le prime evidenze scientifiche – spiega Delvino, direttore generale dell’IRCCS Istituto Tumori “Giovanni Paolo II”, – ci dicono che le immunoglobuline M compaiono tre/cinque giorni dopo il contagio, quindi una positività è molto suggestiva della presenza nell’organismo del coronavirus; le immunoglobuline G starebbero a indicare in soggetti non sintomatici l’avvenuto contatto con il virus ed il superamento dello stesso. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili mettendo in campo le competenze diffuse in questo caso nella ricerca per affrontare una situazione tutt’altro che convenzionale. In tale ottica intendiamo verificare se questa sperimentazione rigorosamente controllata può dare un contributo alla gestione dell’epidemia”.