CoorDown – Coordinamento Nazionale delle Persone con Sindrome di Down lancia a livello nazionale la campagna Ora parlo io, un nuovo strumento di indagine per dare alle persone con Sindrome di Down la possibilità di raccontarsi direttamente e utilizzare lo stesso metodo per interpellare l’opinione pubblica sugli stessi temi.

Grazie a questa campagna per la prima volta in Italia si testa e si realizza, con il supporto di esperti e di focus group, un questionario in grado di far comprendere il livello di conoscenza della Sindrome di Down e delle tematiche ad esso correlate aldilà dei preconcetti. Lavoro, scuola, vita sociale e affettività, sport e tempo libero sono le aree di indagine che vengono approfondite insieme alle persone con sindrome di Down. Il questionario telematico verrà proposto in modo capillare attraverso le associazioni aderenti ma si spera anche nella partecipazioe di persone con Sindrome di Down di tutte le altre associazioni che verranno coinvolte attraverso la diffusione della campagna sui canali social e web di CoorDown.

La prima fase della ricerca è stata realizzata in occasione della giornata mondiale della sindrome di Down del 21 marzo 2019 e ha riguardato l’indagine sull’opinione pubblica nazionale. Nel futuro il progetto ha anche l’obiettivo di dare vita ad un Centro di studi e ricerca statistica per indagare, con gli strumenti della ricerca sociale e demoscopica, i mondi delle difficoltà cognitive.

La campagna culminerà con la presentazione dei risultati della ricerca in occasione della Giornata Nazionale sulla Sindrome di Down, il 13 ottobre 2019.

Antonella Falugiani, Presidente CoorDown spiega «Si tratta di dare la possibilità reale alle persone direttamente coinvolte di esprimersi, raccontandosi con l’opportuna consapevolezza e gli strumenti giusti nel contesto della società e in contesti di vita “ordinari”. Dal livello regionale e dal continuo confronto con gli operatori e test sistematici passeremo a quello nazionale con il coinvolgimento di tutta la rete di CoorDown. L’indagine è del tutto innovativa e sperimentale, anche e soprattutto, nel linguaggio prescelto che sarà accessibile alle persone che hanno diverse competenze cognitive. Nella compilazione del questionario, sarà possibile avere il supporto di immagini e la sintesi vocale, ed è proprio la versatilità dello strumento, utilizzabile da una platea ampia di persone con differenti livelli cognitivi, a dare un valore aggiunto al progetto».