Sabato 16 febbraio alle ore 17.30 presso l’Aula Consiliare del Palazzo Ducale di Martina Franca, sarà presentato il libro “NATA PER TE” scritto da due papà Luca Trapanese e Luca Mercadante. E’un dialogo scritto tra due padri che hanno una visione della paternità diversa e che, nel rispetto delle diverse posizioni, crescono nella consapevolezza del loro ruolo.

Sarà ospite Luca Trapanese, quarantenne single, che ha adottato una bambina con sindrome di Down abbandonata in ospedale. Un caso di un’adozione speciale, diventato ormai mediatico, che ha incuriosito e commosso anche i più cinici frequentatori dei media.
La presentazione inizierà con i saluti di:

  • Antonio Scialpi, Assessore alla Cultura del Comune di Martina Franca;
  • Anna Maria Montinaro, Presidente de “I Presidi del libro” di Martina Franca
  • Angela Castagna, Presidente dell’ Associazione A.M.A.R. Down (L’A.M.A.R. Down è un acronimo che sta per Associazione Martinese Autonoma Ragazzi Down, nata a Martina franca nel 2003 fortemente voluta da un gruppo di genitori di persone con sindrome di Down. Da allora opera a Martina, in collaborazione con le istituzioni e le altre associazioni di volontariato, per la promozione sociale della persona con sindrome di Down e la crescita civile dei propri concittadini.)

Durante la presentazione l’autore, Luca Trapanese, dialogherà con la giornalista Rosa Maria Messia .

Interverranno anche Antonella Abbracciavento, genitore dell’A.M.A.R. Down e Claudia Ricci, del gruppo siblings dell’A.M.A.R. Down. (I siblins sono i fratelli delle persone con disabilità, che a Martina hanno formato un gruppo attivo che fa rete a vantaggio di una maggiore visibilità sociale di una categoria di persone fondamentale per il futuro delle persone con disabilità.)

“Un libro scritto a quattro mani arriva a tutti i cuori: cuori di genitori, fratelli, educatori, uomini, donne….ognuno ne coglie una sfaccettatura: la sua. E’ la storia di una scelta, di un’attesa, di un dono. La storia di un modo di diventare padre, delicata ed eccezionale che proprio per la sua particolarità è diventata virale”. Antonella Abbracciavento.