L’anno prossimo Taranto sarà la capitale italiana della prossimità: la città bimare, infatti, è stata scelta come sede della prossima edizione della Biennale della Prossimità.
Sarà la prima che si terrà nel Meridione, dopo l’edizione di Genova del 2015 e quella di Bologna dello scorso anno, un grande evento nazionale di più giorni che rappresenterà il prodotto collettivo di un lavoro di costruzione dal basso
largamente condiviso.
Promossa dalla Rete Nazionale per la Prossimità, in Italia la Biennale è il primo appuntamento dedicato alle comunità locali, alle persone e ai loro bisogni guardati in ottica di “prossimità”.
La Biennale della Prossimità è un percorso partecipativo che mira a far emergere e mettere a confronto chi nel nostro Paese realizza interventi di prossimità che tendono al coinvolgimento di persone, enti del terzo settore ed istituzioni che cooperano per una finalità comune.
Ormai è quasi a regime il motore organizzativo della Biennale della Prossimità 2019 a Taranto: è stato definito il “Comitato Promotore Nazionale” ed è già iniziato il percorso che sta portando a strutturare il Comitato Locale.
Nel capoluogo jonico all’iniziativa hanno subito aderito il Centro Servizio Volontariato della provincia di Taranto, che sta sollecitando la partecipazione del volontariato locale al percorso di costruzione dell’iniziativa, e la locale Amministrazione comunale con il proprio patrocinio.
Nei bellissimi spazi messi a disposizione dal Comune di Taranto in Città Vecchia si sono tenuti i primi incontri, largamente partecipati, ai quali sono intervenuti il Presidente del CSV Taranto, Francesco Riondino, e l’Assessore comunale alle Politiche Sociali Simona Scarpati.
Dopo una prima presentazione alla comunità, tenutasi nel mese di aprile nel Salone degli Specchi del Municipio, il 15 giugno e il 3 luglio scorso a Palazzo Pantaleo, residenza nobiliare del centro storico, si è entrati nel vivo del percorso
verso la Biennale coinvolgendo diversi stakeholder territoriali – organizzazioni del terzo settore, scuole, Università e altri soggetti interessati.
L’incontro del 3, introdotto da Daniele Ferrocino e Gianfranco Marocchi, ha visto anche la partecipazione di Marco Imperiale, Direttore di Fondazione con il Sud, che garantirà il suo supporto all’iniziativa.
Già dai primi passi è emersa una grande partecipazione ed entusiasmo da parte del mondo del volontariato locale accompagnato dal C.S.V., ansioso di raccontare il proprio modo di essere prossimo e allo stesso tempo di conoscere altre vie e raccogliere gli stimoli che la Biennale porterà sul territorio da altri luoghi del territorio nazionale. Chissà che questa presenza così importante non possa rappresentare un elemento caratterizzante della Biennale della Prossimità tarantina rispetto alle esperienze precedenti.