Negli ultimi anni la gestione delle migrazioni internazionali ha rischiato di compromettere la tenuta dell’Unione europea. Dal momento che i fattori scatenanti ˗ conflitti, crisi ambientali, instabilità politiche ˗ non accennano a diminuire, appare chiaro che il fenomeno non può essere gestito dai singoli governi, e dovrà coinvolgere sempre di più programmi internazionali di cooperazione allo sviluppo.

In questo quadro generale, l’edizione 2017 del Rapporto sull’economia dell’immigrazione si concentra sulla dimensione internazionale del fenomeno migratorio, che nel mondo coinvolge quasi 250 milioni di persone.

Pur mantenendo uno sguardo all’impatto economico dell’immigrazione in Italia – con la consueta analisi puntuale di quanto accade a livello di mercato del lavoro, imprenditoria, gettito fiscale e contributi previdenziali, sintetizzando i principali indicatori economici per ciascuna collettività presente – il Rapporto offre quest’anno un’analisi delle rotte dei 250 milioni di migranti internazionali, delle cause che li hanno spinti lontano dai paesi di provenienza e dell’impatto della migrazione non soltanto sui paesi d’arrivo, ma anche su quelli d’origine. Coniugando l’analisi puntuale di banche dati ufficiali con l’autorevolezza dei contributi di esperti istituzionali, il volume mette a disposizione elementi quantitativi e qualitativi utili a valutare i processi in corso e l’impatto dell’immigrazione sul piano internazionale.

Quest’anno la prefazione del Rapporto è a cura del Ministro degli Esteri Angelino Alfano.