In occasione della giornata del rfugiato 20.6 HBU che si celebra il 20 giugno,  l’Associazione HBU – Human Balance United  ha avviato, con il patrocinio del CSV Taranto, un’iniziativa di comunicazione territoriale in collaborazione con altre organizzazioni aperte e solidali della provincia di Taranto, Brindisi e Lecce:

  • Gvv
  • Vista dall’alto
  • Atletico Manduria
  • Naturalmente al sud
  • Anffas Sava
  • Sprar Babele Grottaglie
  • Sherwood Grottaglie
  • Noi&Voi Taranto
  • Figli della luce F. Fontana
  • Salam di M. Franca
  • Cooperativa Rinascita di Copertino

La celebrazione di questa Giornata è un’occasione per riflettere sui temi dell’asilo politico e sul riconoscimento di identità culturali affinchè siano sempre impressi nella mente e custoditi nel cuore di ognuno di noi, i valori e i principi per la protezione dei rifugiati e per promuovere il rispetto dei loro diritti. In tutto il mondo, sono 60 milioni le persone che sono state costrette a fuggire dalle loro case, dalla guerra, dai conflitti e dalle persecuzioni dando luogo alla più grande crisi di rifugiati dopo la  seconda guerra mondiale. Troppi perdono la vita in mare e le continue immagini dei loro viaggi, naufragi e arrivi sono la testimonianza di un dramma che ci riguarda sempre più da vicino.

Abituarci agli sbarchi significa abituarci alle mafie, alla tratta di essere umani, alla fame e alla disperazione degli altri. Come veder raccogliere i corpi di quei bambini e poi abbandonarli nuovamente in acqua, perché sulla motovedetta non c’è spazio sufficiente per i vivi e per i morti e bisogna fare una scelta. E così il simbolo vitale del Mediterraneo dove si sono sviluppate civiltà che hanno influenzato profondamente la nostra cultura è diventato un immenso cimitero dove sta affogando ciò che restava del senso di umanità e dell’uomo occidentale
Costruire muri non può essere la soluzione. Bisogna aprire le porte e favorire l’Incontro.

Lo scopo è quello di dare consapevolezza alla comunità, nella situazione seppur drammatica, del territorio attraverso la cultura del dono, dell’incontro e della condivisione a cui ci ha richiamato Papa Francesco lo scorso ottobre. Le azioni mirano a coinvolgere attivamente in un cambiamento culturale e promuovere la costruzione di un paese coeso.