salamNell’ambito delle iniziative per il Mese della Memoria, venerdì 12 febbraio alle ore 18.30 la ex chiesa di Sant’Andrea degli Armeni (Domus Armenorum), presidio culturale nella città vecchia di Taranto impegnato nel sostegno dell’arte come forma per il dialogo interculturale ed interreligioso, apre le porte alla conoscenza di una drammatica circostanza storica: una riflessione sul Lager di Terezìn, il “ghetto” di bambini e artisti, e sul ruolo dell’arte e della cultura al tempo della guerra.

Quello di Terezín, istituito dai nazisti durante la seconda guerra mondiale, fu il maggiore campo di concentramento sul territorio della Cecoslovacchia. Dal 24 novembre 1941, l’intera città fortezza di Theresienstadt venne destinata a ghetto, dopo essere stata cinta da un muro. Presentato dalla propaganda nazista come esemplare insediamento ebraico, altro non fu che un luogo di raccolta di prigionieri, noto per aver concentrato i maggiori artisti, pittori, scrittori, musicisti, intellettuali mitteleuropei, oltre che quindicimila ragazzi sotto i quindici anni dei quali appena un centinaio riesce a sopravvivere.

A partire dalle ore 18.30, attraverso le suggestioni del romanzo La Repubblica delle Farfalle di Matteo Corradini, la voce narrante di Giovanni Guarino e l’accompagnamento musicale di Antonello Cafagna e Cinzia Pizzo, la vicenda di Terezin sarà raccontata per fare da stimolo ad nuova riflessione critica sul ruolo dell’arte e della cultura in tempi di guerra e migrazioni.
L’iniziativa è promossa da Domus Armenorum, dall’Associazione Salam ONG e dal Centro Interculturale “N.Mandela” di Taranto, con la collaborazione del circolo “A’ Putèje Arte è Cultura”, del Presidio del Libro di Taranto e della Libreria Mandese.