A partire dallo scorso anno, in seguito a una decisione assunta in sinergia con l’ONU, nel corso dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, la Giornata Internazionale dello Sport per lo Sviluppo e la Pace si celebra ogni anno il 6 aprile, stabilendo un legame storico con la data di inizio dei primi Giochi Olimpici del 1896.

Il Club per l’UNESCO di Taranto ha voluto ricordare questa giornata attraverso il Trofeo Marco Motolese, infatti nei giorni scorsi nella bellissima pineta della batteria Cattaneo in Leporano si è svolta la cerimonia di consegna del Trofeo giunto alla sua quarta edizione ed organizzato dall’Ufficio scolastico regionale per la Puglia Ufficio VII Ambito Territoriale per la Provincia di Taranto sezione Ufficio educazione Fisica grazie al docente esperto per l’attività motoria e sportiva prof. sa Maria Montrone.

La fase provinciale di corsa campestre, alla quale hanno partecipato più di 200 atleti tra studenti delle scuole medie di primo grado e istituti superiori, ha visto la collaborazione del Club per l’UNESCO di Taranto e l’Associazione Marco Motolese, referente del Club per l’UNESCO di Taranto il prof. Mimmo Cervellera.

Il Trofeo Marco Motolese, consegnato dalla Presidente prof. Carmen Galluzzo Motolese, è stato assegnato:

  • Primo classificato – Categoria cadette per la scuola media a Martina Marseglia Istituto Comprensivo de Amicis di Grottaglie.
  • Primo classificato – Categoria cadetti per la scuola media a Ugo Masini Istituto Comprensivo SURICO di Castellaneta.
  • Primo classificato: Categoria Allieve per gli Istituti Superiori a Sonia Tagliente I.I.S.S. Flacco di Castellaneta.
  • Primo classificato – Categoria allievi per gli Istituti Superiori a Gabriele Cangiulli I.I.S.S. Vico di Laterza.

Il Club per l’UNESCO di Taranto e l’Associazione Marco Motolese sono convinti che lo sport sia un mezzo di trasmissione di valori universali. Lo sport insegna a lottare per ottenere una giusta ricompensa e aiuta alla socializzazione e al rispetto tra compagni ed avversari. Per questo motivo l’educazione fisica ha una parte fondamentale nell’educazione dei ragazzi. Purtroppo l’agonismo esasperato come accade in certi sport professionistici, fornisce ai ragazzi modelli sbagliati. L’antagonismo esasperato e la ricerca del successo con qualunque mezzo sono una vera e propria alterazione dei valori dello sport. La pratica sportiva invece deve essere anche fattore di mescolamento di classi e ceti sociali. Lo sport deve essere uno dei pochi luoghi dove i bambini, gli adolescenti possono incontrare coetanei provenienti da realtà sociali e culturali talvolta molto differenti, acquisendo una più ricca e partecipata dimensione dell’alterità.

In questa esaltazione di valori ben si inserisce il Trofeo Marco Motolese giunto alla sua quarta edizione ricordando che già nel lontano 1978 la Carta Internazionale dello Sport e dell’Educazione Fisica dell’UNESCO firmata a Parigi, riconobbe già che la pratica dell’educazione fisica e dello sport è un diritto di tutti, in particolar e un diritto fondamentale per lo sviluppo della personalità dell’individuo, con particolare attenzione ai soggetti deboli.