I Dieci

Il Centro Interculturale Nelson Mandela di Taranto, in occasione della GIORNATA DELLA MEMORIA 2015, promuove l’iniziativa “I dieci. Per non dimenticare”, che si terrà martedì 27 gennaio nella Chiesa S. Andrea degli Armeni, nel cuore della città vecchia di Taranto, dalle ore 19.30.

 

Il Centro è stato inaugurato il 3 novembre 2014 e la sua sede è in Via Anfiteatro n. 219; ad occuparsi della programmazione del Centro l’Associazione Salam ong, capofila del progetto finanziato dalla Regione Puglia. Salam coordinerà le attività con l’obiettivo di offrire uno spazio fisico dove si possa apprendere, promuovere e valorizzare una convivenza costruttiva interculturale, e dove possano nascere occasioni di scambio e di cooperazione: un luogo aperto dove le associazioni competenti in materia di migrazioni e accoglienza integrata possano incontrarsi, facilitare il dialogo tra istituzioni ed immigrati nonché il dialogo interreligioso.

In questo quadro si inserisce l’iniziativa del 27 prossimo, che si aprirà con la lettura scenica dell’attore Giovanni Guarino tratta dal libro di Franco Cuomo, opera che mette a nudo “i dieci” nomi, “gli intoccabili”: i dieci scienziati, in prevalenza medici, che nel 1938 sottoscrissero il Manifesto della razza, noto anche come Manifesto degli scienziati razzisti, legittimando così la deportazione in Germania di ottomila persone, tra cui settecento bambini.

 

A seguire, visita guidata alla conoscenza del genocidio armeno a cura del gruppo di lavoro “Quell’angolo di Mondo” (S. Andrea degli Armeni Domus Armenorum) che darà la possibilità ai partecipanti di poter visionare il libro dell’Ufficiale tedesco Armin T. Wegner, testimone oculare del genocidio degli Armeni, le cui fotografie e documenti sono esposti (fino al 3 febbraio ) al Museo Correr di Venezia nella mostra itinerante dal titolo: “ Armin T. Wegner. Un giusto per gli Armeni e per gli Ebrei”.

 

A cento anni dal genocidio armeno, in cui perse la vita più di un milione e mezzo di persone, la Turchia continua a negarlo, “uccidendo due volte, con il silenzio” come direbbe il Premio Nobel per la pace Elie Wiesel. Non solo oggi è più che mai necessario riparlare di genocidio – uno dei peggiori crimini che l’uomo abbia mai commesso – ma smuovere le coscienze e trasmettere quella “memoria”, fondamentale per tramandare le atrocità commesse dall’uomo, affinché queste azioni disumane non si ripetano più. E’ questo il compito e l’impegno profuso dal Centro Interculturale di Taranto volto all’interazione tra popoli: a creare sinergie e positive armonie attraverso una convivialità delle differenze.

 

La cittadinanza è invitata a partecipare.