A cosa ci riferiamo quando parliamo di “visione”? Quanto è importante per il nostro futuro? Che rapporto c’è tra l’assenza di visione e la stupidità o le cattive leadership? E ancora, che stile di pensiero adottano i visionari? Nel suo ultimo libro, Costruire visioni, Emilio Vergani affronta tutti questi temi e indica come coltivare visioni feconde in un’epoca, qual è la nostra, dominata dai soli fatti e per questo sull’orlo della catastrofe. Un dialogo finale mette a confronto figure straordinarie della nostra storia recente come Basaglia, Olivetti, don Milani e altri, mostrando come costoro abbiamo saputo interpretare e rendere attuabile il senso del possibile, di cui già parlava Musil all’inizio del ‘900.